I Reigning Sound si sono sciolti
I Reigning Sound, tra le migliori band del sottobosco del rock ‘n’ roll underground americano, hanno annunciato il loro scioglimento,
I Reigning Sound, tra le migliori band del sottobosco del rock ‘n’ roll underground americano, hanno annunciato il loro scioglimento,
Brian Jonestown Massacre, a giugno il nuovo album. Ascolta i primi estratti.. il nuovo Lp della band neopsichedelica, originaria di San Francisco, arriva a tre anni di distanza dal disco omonimo del 2019
I giovani e irriverenti punk rockers australiani Chats, stanno per tornare con un nuovo album, il loro secondo complessivo, che arriverà a due anni di distanza dall’esordio “High Risk Behaviour“. La nuova fatica del trio del Queensland si intitola, tanto per gradire, “Get Fucked“, e uscirà il prossimo 19 agosto su Bargain Bin Records. La band di Sunshine Coast (che da oltre un anno ha visto la partenza del chitarrista e membro fondatore Josh “Pricey” Price, sostituito dall’ex chitarrista degli Unknowns, Josh Hardy) formatasi nel 2016, ha spiegato di aver composto i brani del disco, come avvenuto già nel 2020 per l’album di debutto, durante la pandemia da covid-19, nel giro di sei giorni, e recentemente aveva già condiviso un primo singolo, “Struck by Lightning“, al quale ha fatto seguito, pochi giorni fa, la pubblicazione di un nuovo estratto, l’opener “6L GTR“, accompagnata da un videoclip animato, realizzato dall’artista Marco Imov. Qui e qui è possibile effettuare il pre-order del 7″ e dell’Lp. Di seguito artwork, tracklist e streaming del singolo. 1. 6L GTR 2. Struck By Lightning 3. Boggo Road 4. Southport Superman 5. Panic Attack 6. Ticket Inspector 7. The Price of Smokes 8. Dead on Site 9. Paid Late 10. I’ve Been Drunk In Every Pub In Brisbane 11. Out On The Street 12. Emperor of the Beach 13. Getting Better
Ty Segall non è certo il tipo di artista che ama restare con le mani in mano per tanto tempo, e non è un musicista che ama cullarsi sugli allori e rimanere fermo e inattivo per troppi mesi o un anno. E così, a un anno di distanza dall’ultimo studio album, “Harmonizer” (escludendo la sua ultimissima produzione, la colonna sonora per “Whirlybird“, documentario di Matt Yoka del 2020) il menestrello californiano ha annunciato la pubblicazione del suo ventesimo disco solista, che si intitola “Hello, Hi” e uscirà il prossimo 22 luglio su Drag City Records. Qui è possibile effettuare il pre-order. Il 33 giri è stato inciso dal (quasi) trentacinquenne di Laguna Beach basandosi principalmente su registrazioni casalinghe, e in questi giorni è stato diffuso il primo (distorto heavy rock) singolo estratto dall’Lp, la title track omonima, “Hello, Hi”. Di seguito artwork, tracklist dell’album e streaming del singolo. 1. Good Morning 2. Cement 3. Over 4. Hello, Hi 5. Blue 6. Looking at You 7. Don’t Lie 8. Saturday Pt. 1 9. Saturday Pt. 2 10. Distraction
Secondo quanto riportato dal sito britannico Pop-Catastrophe.co.uk, molto vicino alle vicende che riguardano la parabola musicale di Jon Spencer e le sue varie incarnazioni, è stato ritrovato un album inedito registrato dagli Honeymoon Killers, alternative/noise/punk blues band di New York attiva nella seconda metà degli anni Ottanta e scioltasi nel 1994. Questo disco sarà pubblicato postumo (diventando il sesto Lp ufficiale della discografia del gruppo) il 20 maggio sull’etichetta basca Bang! Records (in esclusivo formato vinile) ed è stato intitolato “The Love, The Lost and The Last“. E’ stato inciso nel 1991 con una line up che comprendeva, oltre a Lisa Wells al basso e il futuro Chrome Cranks/Knoxville Girls Jerry Teel (chitarra, voce e armonica) anche tutti i tre membri che, di lì a breve, avrebbero dato vita alla Jon Spencer Blues Explosion band (Jon Spencer e Judah Bauer alle chitarre e Russell Simins alla batteria) e quest’ultimo 33 giri rappresentò un’evoluzione sonora nella band, che inglobava elementi del sound dei Pussy Galore e dei nascenti Blues Explosion nella formula degli Honeymoon Killers, e furono incise anche due cover, una dei Ramones e una degli Scientists. Qui e qui è possibile effettuare il pre-order. Di seguito, artwork e tracklist dell’album. Side 1 1. Guess I’m Falling In Love 2. Love Man 3. Oh Oh I Love Her So (Ramones cover) 4. What Love Is 5. Love Love Love Love Love 6. Love Is All Around Side 2 1. Who’s Driving Your Plane? 2. Dead Again 3. Doesn’t Matter 4. What’s That? 5. Murderess In A Purple Dress (Scientists cover) 6. Joe’s House
La label indipendente Omnivore Recordings ha in programma una reissue espansa dell’album “Really Really Happy” degli ormai sciolti Muffs….
Un altro orrendo avvenimento ha colpito la comunità mondiale del rock ‘n’ roll. Nella serata del 9 aprile, infatti, ci ha lasciati, a 64 anni, Chris Bailey, frontman, cantautore, musicista e produttore australiano, noto soprattutto per aver co-fondato e guidato i Saints, seminale rock ‘n’ roll band originaria di Brisbane. La notizia della morte (le cui cause non sono state ancora rese note) è stata purtroppo confermata dai profili social dello stesso gruppo. Nato in Kenya nel 1957 da genitori irlandesi, Christopher James Mannix Bailey (questo il suo nome completo all’anagrafe) ha trascorso l’infanzia a Belfast, prima di trasferirsi con la famiglia in Australia, a Brisbane, dove all’età di 16 anni, insieme agli amici Ed Kuepper (alla chitarra) e Ivor Hay (alla batteria) che frequentavano la stessa high school, formò nel 1973 gli Eternals, che l’anno successivo si ribattezzarono Saints, band oggi riconosciuta come prime mover (insieme ai Radio Birdman e ai primi AC/DC con Bon Scott) che ha tenuto a battesimo la scena rock aussie underground e mainstream, un movimento che tante gemme e cult band avrebbe sfornato dai primi anni Ottanta in avanti, ma soprattutto un combo tra i precursori mondiali del punk rock, che nel febbraio 1977 diede alla luce “(I’m) Stranded“, Lp dal sound slabbrato e grezzo, oggi rivalutato e considerato, all’unanimità, uno tra gli indiscussi capisaldi della prima scena punk e uno degli album di debutto più incendiari della storia del rock ‘n’ roll tutto (a tal proposito, dell’album in questione e del suo contesto musicale, che ha da poco compiuto 45 anni dalla sua uscita, si è già parlato in maniera dettagliata in una nostra nuova rubrica di approfondimenti e retrospettive, “FLASH ON YOU“). Bailey è stato l’unico membro fondatore della band a far sempre parte delle varie line up dei Saints succedutesi nel corso dei decenni, e che hanno prodotto sedici studio albums (dei quali l’ultimo, “King of the Sun”, è stato inciso nel 2012) e altro materiale tra Ep, compilation e dischi dal vivo. Nel corso degli anni Chris, oltre a cantare, ha suonato anche chitarra e basso e, negli anni Ottanta, intraprese anche un percorso da artista solista in cui pubblicò sette album, un Ep, due raccolte e svariate apparizioni su diverse compilation.
I Superchunk, formazione indie/alternative americana ormai veterana, saranno tra i protagonisti delle uscite del Record Store Day, in programma il 23 aprile. In vista della giornata mondiale di celebrazione (e resistenza) dei negozi di dischi indipendenti, sarà ristampata “Incidental Music 1991-1995“, raccolta di B-sides e brani inediti (provenienti dalle sessioni di registrazioni che produssero i primi Lp del gruppo, “Foolish” e “No Pocky for Kitty“) incisi dalla band del North Carolina nel suo momento artisticamente più prolifico, agli inizi di carriera, nel periodo che va dal 1990 al 1994. La compilation, che uscì già nel 1995, oggi sarà pubblicata su Merge Records, label co-fondata da Laura Ballance e Mac McCaughan, bassista e frontman/chitarrista degli stessi Superchunk, e sarà disponibile in sole 3150 copie in doppio vinile (uno color verde chiaro e l’altro arancione chiaro imbustati in una copertina apribile) e tra i pezzi sono state incluse anche cover di band come Motorhead, Magnetic Fields, The Verlaines e altre. Di seguito, artwork e tracklist. 1. Shallow End 2. Mower 3. On the Mouth 4. Cadmium 5. Who Needs Light 6. Ribbon 7. Foolish 8.100,000 Fireflies 9. Invitation 10. Makeout Bench 11. Baxter 12. Connecticut 13. Lying in State 14. Throwing Things (Acoustic) 15. I’ll Be Your Sister 16. Night of Chill Blue 17. Forged It 18. Home at Dawn
Il Record Store Day, in programma il 23 aprile, renderà omaggio anche ai Sound, formazione post-punk di Londra fondata nel 1979 e guidata dal compianto frontman e chitarrista Adrian Borland, che produsse sette album, prima di sciogliersi nel 1987, senza raggiungere il successo commerciale ottenuto dai gruppi di alcuni colleghi coevi, ma ottenendo lo status di cult band, spesso citata come una tra le più interessanti degli anni Ottanta e come influenza da tanti ensemble arrivati cronologicamente dopo di loro. In occasione della festa mondiale della salvaguardia dei negozi indipendenti, verrà ripubblicata, attraverso Demon Records, “Counting The Days“, una raccolta di singoli provenienti dai dischi dei Sound di metà Eighties quali “Shock of Daylight” (1984) “Heads and Hearts” e il live “In the Hothouse” (1985), e si tratta dell’unica compilation (originariamente uscita, solo in formato CD, nel 1986) a essere immessa sul mercato discografico mentre la band era ancora in attività. Oggi “Counting The Days” viene stampata per la prima volta in formato vinilico, in doppio Lp 180gr. trasparente. Di seguito, artwork e tracklist. Side One 1. Counting The Days 2. Winning (Live) 3. Dreams Then Plans 4. Total Recall Side Two 1. Burning Part Of Me 2. Longest Days 3. Under You 4. Golden Soldiers Side Three 1. Silent Air (Live) 2. Sense Of Purpose (Live) 3. “New Way Of Life” Side Four 1. Wildest Dreams 2. Heartland (Live) 3. Temperature Drop 4. Missiles (Live)
L’etichetta Real Gone Music, in vista del 23 aprile, giorno in cui verrà celebrato globalmente il “Record Store Day“, pubblicherà la ristampa di “Explosions in the Glass Palace“, mini-Lp del 1984 dei losangelini Rain Parade, tra le principali protagoniste del Paisley Underground, movimento musicale sviluppatosi in California, agli inizi degli anni Ottanta, che riprendeva le sonorità psichedeliche degli anni Sessanta ( i cui numi tutelari erano Byrds, Velvet Underground, 13th Floor Elevators e le garage rock bands della compilation “Nuggets”) e le rielaborava attraverso un piglio aggressivo, figlio dell’urgenza espressiva tipica del punk rock. Il 12″ in questione fu registrato dopo l’uscita del compianto David Roback dal gruppo (formatosi nel 1981, scioltosi nel 1986, riformatosi brevemente nel 1988 e poi tornato in pianta stabile con la reunion del 2012) e oggi per la prima volta sarà oggetto di reissue in vinile, sia classico sia colorato (magenta) disponibile in sole 2000 copie, e questa versione espansa conterrà una bonus track (il brano “Sad Eyes“) e note di copertina scritte da Pat Thomas. Di seguito, artwork e tracklist. SIDE ONE 1. You Are My Friend 2. Prisoners 3. Blue SIDE TWO 1. Broken Horse 2. No Easy Way Down 3. Sad Eyes
In occasione delle celebrazioni per il “Record Store Day“, in programma il 23 aprile, la Jackpot Records ristamperà “Over The Edge“, terzo album ufficiale dei Wipers, seminale punk band di Portland, guidata da Greg Sage che, originariamente, pubblicò il disco nel 1983. Questa anniversary edition dell’Lp è stata rimasterizzata da Kevin Gray in stampa audiofila tecnologica in modalità RTI e sarà disponibile in sole 3000 copie in formato vinilico doppio colorato (uno rosso magenta chiaro e l’altro magenta opaco con incisioni) con busta laminata deluxe e una tracklist arricchita da tracce bonus (mix rari, outtakes e altri inediti dalle sessioni demo del 1982) e conterrà foto inedite della band e una incisione del nome del gruppo sul lato D del vinile. Di seguito, artwork e tracklist espansa dell’album. DISC ONE 1. Over The Edge 2. Doom Town 3. So Young 4. Messenger 5. Romeo 6. Now Is The Time 7. What Is 8. No One Wants An Alien 9. The Lonely One 10. No Generation Gap 11. This Time DISC TWO 1. Mistaken ID (Live) 2. No Solution (Outtake) 3. Doom Town (Alternate Mix) 4. The Lonely One (Alternate Mix) 5. Now Is The Time (Alternate Mix) 6. Romeo (Alternate Mix) 7. Our Past Life (Demo)
Nella serata del 3 aprile è venuta a mancare, all’età di 66 anni, dopo un breve periodo di malattia (come ha voluto far sapere la sua famiglia, ha sofferto di una forma rara di cancro al dotto biliare) Pamela Rooke.