The Lustmord – Trapped In Purgatory
EP di transizione per la band americana, in attesa di un nuovo album.
Lucifer’s Hammer – The Mists Of Time Mmxxiv
“The Mists of Time” era un lavoro buono all’epoca della sua uscita, ma non abbastanza per farne diventare particolarmente appetibile una riedizione diciassette anni dopo.
Eskhaton – Worship Death
Prova appena sufficiente per il furioso combo australiano degli Eskhaton, con il loro monolitico brutal death metal.
Hell’s Guardian – Follow Your Fate
Gli Hell’s Guardian, con “Follow Your Fate” si collocano sulla scia delle top band del melodic death scandinavo.
Oestre – La Dernière Renaissance
“La Dernière Renaissance” va assaporato con gusto, ad ogni ascolto si scardina lentamente la solidità di ogni singola nota e se ne carpiscono tutte le intrusioni cibernetiche ed elettroniche.
Morbid Flesh – Embedded In The Ossuary
Copertina che più death metal non si potrebbe, un’intro che ci prepara al massacro e via, si viaggia tra i gironi infernali dell’old school insieme agli spagnoli Morbid Flesh
Human Infection – Curvatures In Time
Gli Human Infection contagiano con il loro brutal death violento e potentissimo.
Puteraeon – The Crawling Chaos
Grande ritorno per la band svedese con il suo death Metal dalle reminiscenze Edge Of Sanity con un album da avere senza riserve.
Winter Of Sin – Violence Reigns Supreme
“Violence Reigns Supreme” si rivela per distacco il picco nella discografia dei Winter Of Sin oltre che, in assoluto, uno dei migliori lavori ascoltati nel genere in questi primi mesi dell’anno.
Seal Of Solomon – I The King
La band di Istanbul dimostra di non aver nulla da invidiare ai colleghi più blasonati con un album clamoroso, a dimostrazione del buon fiuto della sempre attenta WormHoleDeath, sfornando in campo estremo uno degli esordi più riusciti di questi primi mesi del nuovo anno.
Preludium – Redemption
Tornano i polacchi Preludium con un nuovo massacro death/black
Embalmed – Brutal Delivery Of Vengeance
Uno dei miglior album death metal usciti ultimamente, e un plauso all’iberica Dark Blasphemies, label devota al buon vecchio death metal.