Collettivo Ginsberg – Tropico
Un disco sostanzioso che riprende il passato con intelligenza, gusto e creatività
David Nesselhauf – Afrokraut
Nasselhauf confeziona un disco che è un elogio della diversità e che mostra come una grigia piazza di Amburgo possa essere compatibile e complementare con un bar di Nairobi ed il risultato è pazzesco.
Katla – Embryo
I Katla pubblicano un disco davvero unico e speciale, per le sue noti lisergiche, che acquistano potenza e fisicità nell’intrico compositivo
Saturnia – The Real High
La complessità delle composizioni è di alto livello, ma il pregio più grande di questo disco è quello di essere ricchissimo eppure molto invitante ed aperto, ti lascia entrare, e quando sei dentro, è tutto caldo e bello.
Ahkmed – The Inland Sea
Un disco di grande dolcezza eppure di grande potenza, un traino verso l’infinito, che sta dentro e fuori di noi
Hidden Trails – Instant Momentary Bliss
Come disco di debutto è un ottimo biglietto da visita che punta molto sulle canzoni concepite come jam, dove il gruppo è libero di esprimere il suo alto potenziale.
The Embrooks – Nightmare / Helen 7 Pollici
Per chi scrive 7″ dell’anno, con molti dubbi che qualcuno sappia far meglio in questi quattro mesi che ci dividono dall’inizio del 2017.
Futeisha – Alegrias Y Duelos De Mi Alma
Un interessante viaggio fra sonorità iberiche e sperimentazione
Colour Haze – Live Vol.1 Europa Tournée 2015
Questo disco non è certamente il solito live, ma è la testimonianza delle jam dal vivo, davanti a degli spettatori.
Joy – Ride Along!
Se non ci siamo persi nel deserto americano finiremo in dipendenza da Joy, aspettando il prossimo fantastico viaggio tra le note vintage del trio di San Diego.
Orion – Builders Of Cosmos
Gli Orion, senza inventarsi nulla, centrano benissimo il bersaglio, stupendo l’ascoltatore tenendolo incollato allo stereo, perché dopo ogni riff ne arriva un altro ancor più gigantesco, e dopo ogni pausa arriva la tempesta, e tutto il gruppo si muove all’unisono come un grande mostro sonoro.
Grandmother Safari – Grandmother Safari
Un ottimo esordio che procede con disinvoltura fra psichedelia, krautrock e jazz