A – Sun Amissa – The Gatherer
Il continuum sonoro de A-Sun Amissa, l’agglomerato sonoro guidato da Richard Knox, persuade l’ascoltatore ad incontrare il lato oscuro della luna, e a partire da lì, prepararlo, cospargendolo di polveri precambriane, a contemplare le soglie della noosfera.
A Tree Grows – A Tree Grows
Dopo il primo singolo “Wau Wau Water”, Brooklyn-based A Tree Grows presentano il loro album self-title di debutto, previsto in uscita il 17 marzo con Rufftone Records, accompagnato dal video per il brano “Future Calculations” .
Last Waltz – World’s End Girlfriend
Katsuhiko Maeda ritorna e lo fa con un disco bellissimo, imprescindibile per gli amanti della sperimentazione elettronica giapponese
Julie’s Haircut
Il progetto gira molto bene sulle felici corde di certa sperimentazione che è ormai quasi attitudine distintiva del gruppo, il disco suona in maniera iperpiacevole ed interessante; l’avventura psichedelica si avvale di un velato spirito modulare che fa la felicità delle invenzioni strumentali, si gode di tante ambientazioni e curiosità sonore, sembra di leggere quasi un libro. Tutte le tracce sono felici momenti espansi su cui oltrepassare la porta del pop, che aleggia comunque sul lavoro, sebbene il meno evidente è il più seducente mistero.
Cacao – Astral
Se avevate apprezzato i C’Mon Tigre, non rimarrete di certo delusi dai Cacao
Alessandro Fiori – Plancton
La difficoltà di ascolto è maggiore rispetto al passato, ma il risultato è comunque tutt’altro che deludente
Gaudi – Ep
Un 10” che lascia a bocca aperta
Futeisha – Alegrias Y Duelos De Mi Alma
Un interessante viaggio fra sonorità iberiche e sperimentazione
Gelba, My Cat Is An Alien – Tape Crash #15
Una cassetta preziosa e interessante che non può essere ascoltata se non mettendo da parte tutti i preconcetti che si hanno nei confronti della musica
President Bongo – Serengeti
Poteva essere un ottimo esordio, ma, per forza di cose, ci si ferma un po’ prima
Merzbow, Keiji Haino, Balazs Pandi – An Untroublesome Defencelessness
Il lavoro proposto dai tre musicisti, nonostante coinvolga e risulti decisamente interessante, appare piuttosto addomesticato e “normalizzato”, rispetto a quello che ci saremmo potuti aspettare
Sink – Ark Of Contempt And Anger
Se nel disco precedente i Sink si erano cimentati con il black metal, il noise e i drone, qui le vie di fuga si dilatano, creando strani ibridi elettronici molto vicini ad un neofolk elettronico.