Lee Gamble
Il disco è cupo e claustrofobico, la ritmica non è mai lineare, molto del suono ricorda i primi dischi di Sqaurepusher o Autechre
Il disco è cupo e claustrofobico, la ritmica non è mai lineare, molto del suono ricorda i primi dischi di Sqaurepusher o Autechre
Intervista ai Metz in occasione del loro recente concerto milanese
Vivere in un piccolo paese già di per sé limita il campo visivo, a volte ti fa crescere un po’ (beatamente) ignorante e magari con una scarsa propensione all’approfondire quello che c’è al di fuori dei tuoi confini, ma anche non ritenendomi tale, oggi più che mai vorrei avere una visone molto ristretta di ciò che mi circonda e quando sento parlare di “forconi” ricordare solo quello che il contadino dietro casa mia usava per tirare su il fieno, quando ero piccolo e ignaro del futuro.
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Locale affollato per essere un freddo Mercoledì sera Torinese, tutti ad at…
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