Jesus Lizard – Cost of living/Westside 7″
A pochi mesi dall’uscita del loro settimo long playing, “Rack“, che ne aveva ufficializzato il ritorno sulle scene in pianta stabile, le leggende noise/post-hardcore statunitensi
A pochi mesi dall’uscita del loro settimo long playing, “Rack“, che ne aveva ufficializzato il ritorno sulle scene in pianta stabile, le leggende noise/post-hardcore statunitensi
Se il 2025, a livello mondiale, è iniziato male e “promette” di essere ancora peggio (in una degna continuazione col 2024, che è stato un
I Devils, power duo trash rock ‘n’ roll/wild blues formato da Erika “Switchblade” (batteria e voce) e Gianni “Lazy” Blacula (chitarra e voce) hanno annunciato
Salve, peccatori, ecco una lista di album, recensiti nel 2024, che hanno maggiormente incontrato i favori e i gusti del vostro Reverendo, in ordine sparso e non gerarchico:
Per motivi anagrafici (e geografici, e naturalmente economici) chi vi scrive non ha potuto vedere dal vivo tantissime band fighe del passato, ma nonostante questa
Ben venga un massiccio ritorno dei singoli 7″, nell’epoca dell’eterno presente in cui tutto viaggia e scivola via rapidamente – e si perde presto nel
The Dictators: col loro proto-punk del debut album “Go girl crazy!” e dischi come “Manifest destiny” e “Bloodbrothers”, e capeggiati dal frontman Handsome Dick Manitoba, sono stati tra le band che, nella prima metà dei Seventies, hanno inaugurato (e anche chiuso, trent’anni più tardi)
Ci sono persone che, in un mondo ideale, andrebbero tutelate come patrimoni dell’Unesco perché, con la loro decennale opera meritoria ed encomiabile – in Italia
The Beasts – Ultimo Ma quanta stracazzo di roba figa è uscita in questo 2024?
Make rock ‘n’ roll dangerous again. No, non è un endorsement verso quel parruccone fascista di Trump(et) appena rieletto (sigh… del resto gli italiani hanno
Nel film “Il terzo uomo” Orson Welles diceva che “in Italia sotto i Borgia, per trent’anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno
Se volete farvi quattro risate, ma senza rinunciare all’energia di un rock ‘n’ roll ruspante secondo lavoro sulla lunga distanza del folle progetto Sex organs