23/09 – XP0 929 Brooklyn, NYC.
Dopo esserci stanziati in Lincoln Place, qualche isolato a nord ovest rispetto a Prospet Park (nostra casa base per la prima settimana) e passati un paio di piacevoli giorni da turisti conditi da qualche onere di carattere organizzativo, arriva venerdi 23, data in cui abbiamo in programma il primo concerto del tour.
Si tiene all’ XPO 929, locale situato sulla Broadway sotto un cavalcavia ferroviario.
Siamo nel bel mezzo di un sobborgo di Brooklyn visibilmente caratterizzato da una multietnicita’ fortissima, anche per una citta’ come New York.
Ci sono i classici tombini fumanti, i chioschetti maleodoranti che vendono junk food, personaggi improbabili che ballano per strada, ma nonostante la situazione sembri totalmente free, ci ricordano da subito che e’ severamente vietato bere alcolici per strada e scopriamo che il locale non ha la licenza per vendita di alcolici, quindi recuperiamo i buoni consumazioni che possiamo utilizzare in un bar vicino, convenzionato con l’ XPO.
Una volta sistemate le cose nel backstage ci rilassiamo, girovagando per questo spazioso probabile ex magazzino, in compagnia di due curiosi gatti, i veri local heroes.
Sapevamo che sarebbe stato il concerto di rodaggio in tutti i sensi in quanto, a partire da i problemi logistici e l’utilizzo di nuovi strumenti recuperati in vari negozi locali, la dimensione live serviva a noi innanzitutto per comprendere come sviluppare anche il resto del tour.
Prima di noi suonano due band apprezzabili: The Jamboree Sunday (NYC) e Log Across the Washer (Portland, Oregon).
Quando tocca a noi riusciamo a concretizzare un live orchestrato piu che dignitosamente con un setup atipico e del tutto nuovo (synth e chitarre freschi di acquisto nel pomeriggio) ricevendo i complimenti dai Chimneys (Brooklyn), ottima band orientata verso uno psych-folk tipicamente contemporaneo, che si appresta a calcare il palco dopo il nostro set.
Il loro sound sul palco ci sorprende da subito: armonizzazioni vocali formidabili, un tiro ritmico potente, intrecci chitarristici sbilenchi ma melodiosi. Un po’ dei Grizzly Bear, tanto folk anni ’60.
Chiudiamo la serata facendo qualche parola coi ragazzi e tirando le somme, un ottimo esordio che ci fa ben sperare per le prossime date a partire da stasera a Park Slope al Fifth Estate.
Peace,