Bones and all di Luca Guadagnino
Titolo: Bones and all Regia: Luca Guadagnino // Il primo amore tra una ragazza che sta imparando a sopravvivere ai margini della società e un ragazzo solitario dall’animo combattivo.
Prima d’essere una Rubrica, “Spegnete i cellulari” è un invito, un suggerimento ad allontanarvi da quell’oggetto che spesso risulta fonte d’ansia, distrazione, pericolo, insonnia, dipendenza, depressione, perdita di tempo e di capacità relazionali; dopodiché, sì, è anche una Rubrica che vorrebbe avvicinarvi al pianeta Cinema, un mondo capace, a differenza del cellulare, di calmare l’ansia, influire positivamente sulla depressione e sugli stati d’animo negativi in generale, che ci permette anche d’evadere dalla routine, d’immergerci in altri scenari e di conoscere “altro”. “Spegnete i cellulari” desidera segnalarvi i film che, a mio modo di vedere, meritano un paio d’ore del vostro prezioso tempo libero; i miei suggerimenti li trovate in schede forse un po’ essenziali, stringate , ma mi auguro accessibili a tutti voi.
Titolo: Bones and all Regia: Luca Guadagnino // Il primo amore tra una ragazza che sta imparando a sopravvivere ai margini della società e un ragazzo solitario dall’animo combattivo.
Le sorelle Macaluso di Emma Dante: È la storia della vita di cinque sorelle nate e cresciute in una casa nella periferia di Palermo, senza i genitori. Un tragico evento, in una giornata dove erano andate tutte al mare, ha segnato per sempre le loro vite.
Titolo: Madre Regia: Bong Joon-Ho Produzione: Corea del Sud Anno: 2009 Una donna sola vive totalmente in funzione del figlio, un ragazzo problematico, senza lavoro e non pienamente autosufficiente. Un giorno il giovane viene accusato dell’omicidio di una ragazza. La madre fa di tutto per provare a scagionarlo. Un film su: • la caparbietà; • l’istinto materno; • la disabilità; • il rifiuto e la rimozione della verità (che non sempre riesce); • la povertà; • la violenza delle parole e la crudeltà dell’essere umano; • l’impunità; • la rabbia di classe e la vendetta. Da vedere perché il regista coreano ci mette di fronte a un ambiguo ritratto di signora di cui mai sapremo il nome, a una polizia pigra, opportunista e disinteressata alla verità e ci affida ad avvocati venali e incompetenti. Il film è un’attenta descrizione dell’animo umano nei suoi lati più nascosti: fino a che punto può spingersi il legame tra madre e figlio? Siamo noi che decidiamo quali ricordi tenere e quali seppellire nelle pieghe della memoria? Arrivato nelle nostre sale con dodici anni di ritardo, il film ci incanta subito con la bellissima scena di apertura: un ballo straniante, stranito e in qualche modo straziante della madre in un precario equilibrio tra comico e drammatico. Dedicato a chi ama i film cupi e politicamente scorretti. Madre di Bong Joon-Ho [button size=’medium’ style=’width:300px’ text=’Scoprite la nostra sezione “Spegnete il cellulare !’ icon=’fa-arrow-circle-o-left’ icon_color=” link=’https://www.iyezine.com/recensioni/recensioni-film/spegnete-i-cellulari’ target=’_self’ color=” hover_color=” border_color=” hover_border_color=” background_color=” hover_background_color=” font_style=” font_weight=” text_align=’center’ margin=”]
Ad Africo, un paesino arroccato nella valle dell’Aspromonte calabrese, alla fine degli anni ’50 una donna muore di parto perché il medico non riesce ad arrivare in tempo mancando una strada di collegamento con la Marina dov’è di stanza il dottore.
Spegnete I Cellulari Vol.4: Parasite & Roma:
Regia: Bong Joon-ho
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Un film di impegno civile, da vedere anche per la scottante attualità che racconta: l’ultima didascalia di “Sulla mia pelle” ci ricorda che nel 2009 i decessi nelle carceri italiane sono stati 176.
Impegnata in una crociera solitaria da Gibilterra alla piccola isola dell’Ascensione nell’Oceano Atlantico meridionale, una donna medico e appassionata velista, dopo una tempesta si imbatte in un barcone di profughi – troppi su una sola nave – che chiedono aiuto.