I Fratelli La Strada – Pop (octopus Vulgaris)
Un affasciante mondo pop folk che fa della filastrocca, del bambinesco e del calore del Mediterraneo i suoi principali punti di forza
Il meglio del mondo della musica indipendente (pop e folk) messo in evidenza con una particolare attenzione per la scena italiana
Un affasciante mondo pop folk che fa della filastrocca, del bambinesco e del calore del Mediterraneo i suoi principali punti di forza
Sin Eater è stilisticamente un disco doom suonato senza chitarre, con un incedere lento e meditativo, un timbro profondo per inseguire l’infinito.
In questo disco vi sono antiche melodie, sinfonie di cavalieri e di morte passata, lontani prati incastonati fra inferno e paradiso.
Salvario è sincero, immediato e fruibile, ha un buona poetica ed arriva dritto al punto ed al cuore.
Un album che si lascia ascoltare senza particolari intoppi, ma che non riesce mai a colpire a fondo come potrebbe
Non vi è nessuna apocalisse nel disco, solo la natura che vive e che va avanti, mentre noi abbiamo dimenticato, ma grazie alla sua musica Nhor ci fa meditare e ci fa meravigliare di fronte alla sua cruda dolcezza.
Un disco che strappa la sufficienza, ma che fa storcere il naso troppe volte per poter andare oltre quel voto
Un interessante esempio di cantautorato “altro” su cui vale la pena soffermarsi più di una volta
Senza dubbio Charlotte Bridge e Edwin Aldin hanno dimostrato che insieme possono davvero tirare fuori grandi cose e No, Fears, Hopes and Maps è un album che va ascoltato. Soprattutto se si è in preda a un periodo in cui a regnare è la nostalgia.
Gli undici brani presentati dai La Rosta, contro ogni mia aspettativa, riescono a convincere e ad interessare
La forza delle parole, l’energia delle sue canzoni, potrebbero davvero conquistare il mondo, con alla base quella semplice parola che è LOVE