L’inferno Di Orfeo – L’idiota
L’Inferno Di Orfeo può considerarsi maturo sotto tutti i punti di vista. Un disco indie rock/pop che non vi lascerà delusi.
Il meglio del mondo della musica indipendente (pop e folk) messo in evidenza con una particolare attenzione per la scena italiana
L’Inferno Di Orfeo può considerarsi maturo sotto tutti i punti di vista. Un disco indie rock/pop che non vi lascerà delusi.
Già dal packaging di questo 7’ si torna indietro nel tempo fino agli anni ‘30; le foto in bianco e nero, incollate sulla carta del pane che custodisce il vinile, mi ricordano infatti quelle dei miei nonni in gioventù.
Spiagge diurne e notturne, bicchieri e voci allegre, leggerezza mista a malinconia e sogni ancora possibili per dei giovani.
Un disco pop che, tra tormenti d’amore e lucide riflessioni sulla nostra società, dimostra un notevole spessore.
Un omaggio come questo è davvero qualcosa di amorevole, di veramente convinto ed utile per chi, come me, non conosceva ancora un così grande pezzo di storia della musica, cantato e suonato da quindici grandi gruppi italiani.
L’impressione è che ci sia ancora da lavorare per quanto riguarda l’amalgamare la parte vocale con quella strumentale.
Michele Alessi e la sua ciurma, con questo “Space Animals”, centrano di nuovo il bersaglio
L’antipasto proposto dagli Hysterical Sublime è decisamente gustoso.
Il potenziale per fare cose buone c’è, basta solo focalizzare maggiormente le proprie energie.
Un album che, seppur basato sull’essenzialità, riesce a dimostrarsi ricco e corposo
Tornano gli Old Polaroid, progetto del musicista siciliano Francesco Cipriano, dei quali avevamo già recensito la buona prima uscita.
Queste canzoni non sono migliori o peggiori rispetto all’originale, sono semplicemente altre canzoni.