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That Ol’ Shit

Recensioni di vecchi dischi troppo spesso dimenticato ma sempre nel nostro cuore!

Tigers In Furs – Omonimo

Ogni promessa fatta durante una puntata di Search & Destroy radio è debito. Figuriamoci se a farla è un santo come me (molto umano ed assai prosaico invero) ed in un periodo in cui si è tutti più buoni. Comunque buoni o meno, o ancor peggio buonisti come si è solito dire in questi tristi tempi, il terzetto romano la mia e la vostra attenzione la merita alla stragrande e nei tre pezzi di questo singolo lo dimostra con un suono diretto ma non privo di melodia che è poi la quintessenza di quanto amo ascoltare. Il compito di fare da apripista spetta a Ciro pezzo che sta in quello splendido limbo fra glam/pub rock e punk ’77 e dove tutto si incastra alla perfezione rendendo l’ascolto un piacere al quale è difficile sottrarsi; segue Hangover un robusto punk rock nel quale un ottimo uso dei cori ed un lavoro di chitarra virtuoso ma assolutamente non fine a sé stesso chiude magnificamente il cerchio; pone fine al tutto Out of my Head dove New York Dolls ed Heatrbreakers vengono rivisti e sporcati con un ruvido suono garage punk alla primi Makers. Il gusto dei nostri è poi ampiamente dimostrato dalla scaletta dei pezzi proposti nell’ultima puntata della sopracitata trasmissione; chi ha determinate radici e sa suonare e sopratutto veicolare emozioni non può assolutamente fallire il colpo. Singolo sparato in your face che è destinato a restare sul piatto di chi ama il suono più vitale che esista, ed è destinato a restarci a lungo. Lunga vita alle tigri in pelliccia! TRACKLIST 1) Ciro, 2) Hangover, 3) Out Of My Head LINE-UP Fred Guonbusto – Vox, Guitar David Bau – Bass Tommy Lì – Drums S/t by TIGERS IN FURS

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Country Dick Montana – The Devil Lied To Me (1996)

DICK MONTANA,voce e batteria nei BEAT FARMERS ed altre band come PLEASURE BARONS e SNUGGLE BUNNIES,poco prima di morire registrò questo album. Il suo epitaffio è un(grande)tributo alla musica americana,country-blues accompagnato da una voce dai registri talmente bassi da far sembrare NICK CAVE un soprano. Musicalmente il disco è + classico rispetto ai lavori dell’ex BIRTHDAY PARTY,x certi versi (nonostante la profondità della voce)+ vicino ad 1 moderno DAVID ALLAN COE (e scusate se è poco!) ke a JOHNNY CASH,ke (scusate tanto),io ho sempre trovato noioso. Tante country-ballads (vedi la stupenda”INDIGO RIDER”o”HEADED OUT FOR TEXAS”o ancora”IT’S ONLY COCAINE”) ke ci trasportano a cavallo tra le praterie del TEXAS o su una route al centro del deserto del NEVADA. Ci sono anke brani + rock’n’roll,come “LISTEN TO HER HEART”(by TOM PETTY),”HURT BY LOVE”o”GREEN DOOR”(sì,proprio quella ke facevano anke i CRAMPS!). Puro divertissment con”PARTY DOLLS AND WINE”,”KING OF THE HOBOS”,”TRENDY SHITBAG”ed ancora la presa x il culo HIP-HOPiana di “BUM RAP”: E ke dire dello slow-rock”SUDDENLY THERE’S A VALLEY”,tra ELVIS ed il FRANK ZAPPA + doo-wop? Quindi,x me,infognato con l’AMERICAN ROOTS + genuino,1 disco imperdibile. Inoltre fior di collaboratori in questo lavoro! x citarne solo qualcuno: MOJO NIXON, DAVE ALVIN, JOHN DOE, ROSIE FLORES. If devil lied to him,DICK MONTANA didn’t lied to us!!!

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Lou Reed – The Bells (1979)

LOU REED non è mai stato 1 artista ke passava inosservato; ha sempre avuto un modo di cantare (“recitare”,forse è + indicato) ke o lo ami o lo detesti,senza mezze misure.

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