The Queen Is Dead Volume 106 – Amorphis, Arka’n Asrafokor, Pia Isa
The Queen Is Dead Volume 106 : Amorphis, Arka’n Asrafokor, Pia Isa
Nuova rubrica che ho lo scopo di parlare di dischi che sono degni di nota, in maniera da superare la solita figura trita e ritrita della recensione. Se un disco è in questa rubrica non è per sminuirlo, ma è per poter parlare di più cose contemporaneamente in maniera colloquiale ed aperta ai commenti e suggerimenti.
The Queen Is Dead Volume 106 : Amorphis, Arka’n Asrafokor, Pia Isa
The Queen Is Dead Volume 106 : scopriamo : Palo Canto,Still Wave, Desert Twelve
The Queen Is Dead 105 : High Desert Queen, Sax This Candy, Petrigno.
Combichrist, Zu, Bass Communion, Lost In Exile: partiamo dalla aggrotech per continuare con il jazzcore, l’astrattismo elettronico per finire con un poò di death
Azato, Ego Armando Paranoia, The Pax Side Of The Moon, Evil Dead: reggae, punk hardcore, ironia pop lombarda e poi thrash metal, tutto confusamente felice come al solito.
THE QUEEN IS DEAD VOLUME 102- Black Propaganda, We broke the weather, Origod, Shadow Witch, Arhat.
The Queen Is Dead Volume 101 – Sebastian Bach Ataraxia Monolith Grows!: tre recensioni in una volta sola.
The Queen Is Dead Volume 100: Vigil, Frank Never Dies, Ufomammut, Nulla+, Nagual Kyoto.
The Queen Is Dead Volume 89 : Enbor ArnasaMisanthropik TormentShores Of Null: Debutto discografico per questo progetto metal dai Paesi Baschi composto da un uomo solo ai controlli, Iñaki Espartza produttore ed ingegnere del suono ai Geure Gogoa Recording Studio.
Bellissima colonna sonora della prossima apocalisse da parte dei Black Lips, poi la colonna sonora dell’ultimo appuntamento con Micheal Myers, il ritorno dei fossanesi Flying Disk e l’ep di esordio dei romagnoli Arva Vacua.
Un nuovo ibrido musicale torna dal passato per merito di Desmond Doom, a cavallo di un surf e con i capelli cotonati. Si passa poi al massiccio southern metal dei Shoutgun Facelift e terminiamo con l’industrial electro rock di Raymond Watts.
Finalmente dopo lungo tempo torna un disco che fonde metal ed EBM, cattiveria metal e perversione elettronica da parte dei norvegesi Gothminster. Ottimo ritorno dopo dieci anni per il metal melodico degli svedesi Dragonlord. Arriviamo nella New York del 1981 con gli ottimi Them ed il loro nuovo disco, si chiude con il devastante death metal dei Faustian.