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The queen is Dead

Nuova rubrica che ho lo scopo di parlare di dischi che sono degni di nota, in maniera da superare la solita figura trita e ritrita della recensione. Se un disco è in questa rubrica non è per sminuirlo, ma è per poter parlare di più cose contemporaneamente in maniera colloquiale ed aperta ai commenti e suggerimenti.

The Queen Is Dead Volume 14

VINCEBUS ERUPTUM – LABEL SAMPLER VOLUME 1 DEAN ALLEN FLOYD VS SHERPA PSYCHEDELIC BATTLES VOLUME SIX Vincebus Eruptum è molto di più di un’etichetta o di un’associazione musicale, è un cuore psichidelico e visionario che batte nei vicoli del centro storico di Savona e che si espande per tutto l’etere. Tutto nasce anni fa dall’immaginazione e dalla volontà di Davide Pansolin, un appassionato di psichedelia e hard rock, che vuole realizzare i propri desideri e si mette a produrre i gruppi che gli piacciono di più, e nel contempo pubblica Vincebus Eruptum una della più belle fanzine cartaceee della scena psych pesante. Inoltre dal 2013 Vincebus Eruptum è anche un’associazione culturale nel centro di Savona, punto di incontro dei soci e degli appassionati. In questo momento di incertezza se non di paura per quanto riguarda la musica e i musicisti, Vincebus Eruptum non si arrende e propone il primo sampler dell’etichetta, con il meglio delle presenti e delle future uscite dell’etichetta. 500 copie come prima stampa di ogni volume, con delle vere perle dentro, per sottolineare il grande percorso compiuto in questi anni. Ciò che colpisce maggiormente è che Davide ha saputo raccogliere in questo progetto gruppi italiani ed esteri con una qualità molto alta, con la psichedelia come base comune, e dove ognuno sviluppa ciò che gli piace di più. Poche etichette hanno in catalogo gruppi come i Sendelica o gli italiani Anuesye, oltre a Linus Pauling Quartet, Gary Lee Cooner e Those Furious Flames solo per citare alcuni nomi di questo compact disc. In fondo tre canzoni bonus che sono altrettante anticipazioni delle prossime uscite dell’etichetta. La muova uscita più fresca è il nuovo episodio di Psychedelic Battles che vede dividersi a metà il vinile un gruppo straniero e un gruppo nostrano. Per la parte straniera abbiamo in questo caso Dean Allen Floyd dalla Svezia, un trio veramente notevole che riesce a riportare ai fausti della scena psichedelica anni sessanta più visionaria e vicina al Canterbury Sound, quattro pezzi davvero notevoli che abbracciano diversi sottogeneri e lasciano l’impressione di una capacità compositiva ampia e molto piacevole. Nei due restanti pezzi del disco troviamo gli italiani Sherpa, che sono uno dei gruppi più vicini all’illuminazione che abbiamo in Italia. Suoni soffici e profondi, altri mondi disegnati sulla seta, soluzioni sonore originali e sempre oltre. Il viaggio di Vincebus Eruptum continua, l’eredità dei Blue Cheer non muore. 1 -Twink (4) Planet 39 2 –Those Furious Flames Visions 3 –Anuseye 3:33 333 4 –Gary Lee Conner Chester Apple 5 –Da Captain Trips Manta 6 –Sendelica Hard Coming Love 7 –The Linus Pauling Quartet Jolokottur 8 –Lee Van Cleef (6) Towelie 9 –Red Sun (12) Meteor Shower 10 –Colt38 Persona 11 –Project Grimm Future Man 12 –Dean Allen Foyd Atlas 13 –Sherpa Moon’s Biology Portrait

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The Queen Is Dead Volume 10

THE QUEEN IS DEAD 10: ENTER SHIKARI & DANCE GAVIN DANCE Gli Enter Shikari sono uno dei gruppi inglesi rock pop di maggior successo degli ultimi anni, grazie alla loro miscela di pop, elettronica e un certo post hardcore. In precedenza li ho sempre visti come un gruppo abbastanza leggerino, di quelli senza peso, e non avevo ascoltato le ultime produzioni. Ascoltando il loro ultimo lavoro che possiede un titolo assai adatto al contesto attuale, Nothing Is True & Everything Is Possible uscito per So Recordings, mi ha stupito la loro varietà e la grande capacità di essere diversamente e tremendamente pop in modo originale. Questi inglesi hanno sempre giocato con i generi, spaziando dalla drum and bass al pop nella stessa canzone, per fare un esempio. Indicativo di tutto ciò è il singolo The Dreamer’s Hotel, che potrebbe essere benissimo la sigla di un episodio della serie tv Black Mirror, dove nulla è come sembra e tutto è possibile. Il gruppo di St. Albans, cittadina Hertfordshire a circa trentacinque chilometri da Londra, ha sempre voluto stupire i loro ascoltatori senza mai rinnegare una grande ricerca della melodia e della poetica pop, e con questo sesto disco ci riescono benissimo. Si prenda ad esempio T.I.N.A., canzone che ha un ottimo sostrato di elettronica ed un pop melodrammatico. Dopo T.I.N.A. arriva Elegy For Extinction, una canzone che continua il discorso ambientalista che porta avanti il gruppo, ed è una canzone sinfonica, tanto per dire a che livello di varietà siamo. Un disco che esalta la vena pop ed elettronica degli Enter Shikari che pubblicano un lavoro vario e mai noioso nel quale ogni canzone lascia qualcosa, con una grande vena melodica e quel sentire blues moderno che si abbina molto bene con questi tempi che stiamo vivendo.   Nono disco per gli americani Dance Gavin Dance, Afterburner, uscito da poco per Rise Records. Il gruppo di Sacramento continua nella sua missione di fondere il progressive metal con il post hardcore, il tutto galvanizzato da una grande ironia e da molta creatività. Quando si entra in una canzone dei Dance Gavin Dance non si sa mai cosa si possa trovare al suo interno, e le sorprese sono sempre molte. Il pubblico più giovane è abituato a questo tipo di gruppi, ve ne sono molti, ma molto pochi sono quelli che possono vantare la qualità dei Dance Gavin Dance. La tensione è notevole per tutto il disco, e nello stesso pezzo non troviamo mai un solo genere, ogni traccia è un disco a sé stante, potenza, velocità e un andamento quasi jazz in certi momenti. Prendete la varietà del progressive metal, quello meno ortodosso e fondetela con un post hardcore melodico ed accattivante, ed ecco che potrete intuire qualcosa, ma non tutto. L’unica possibilità è ascoltare il disco, e ne vale la pena, anche per chi vuole capire cosa succeda nei meandri del metal pop più moderno ed imprevedibile. Tutte le puntate di THE QUEEN IS DEAD le trovate al link. ENTER SHIKARI : DANCE GAVIN DANCE :

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The Queen Is Dead Volume 8

Bentornati a tutti, in questa puntata di The Queen Is Dead andremo nei territori del funk soul e della dance, per muoversi un po’ in questi tempi immobili. Cominciamo con il nuovo disco della cantante inglese Izo FitzRoy, dal titolo How The Mighty Fall, che è uscito a marzo per Jalapeno Records. Questo lavoro segna una  rinascita per questa cantautrice, che a fine 2018 dopo l’uscita del suo primo disco aveva visto la sua carriera in pericolo, dato che aveva perso la voce e ha dovuto subire un’operazione per poter tornare al canto. Dopo un lungo recupero è tornata più forte che mai come testimoniato da questo disco, che mette in luce i moltissimi pregi della sua voce e della sua capacità compositiva. Il singolo I Want Magic che vede la collaborazione di Dimitri From Paris e del gruppo francese Cotonete, e che è stato scelto da Mixmag come traccia del mese, dato che racchiude molto bene dance, funk e soul, proprio come in un pezzo della disco music anni settanta. Come se non bastasse prima del disco Izo ha anche chiuso una storia di lunga durata, e qui dentro rielabora il tutto molto bene, attraverso la qualità molto alta del disco, le calde sensazioni che regala la sua voce e quel sentimento di malinconia speranzosa che pervade tutto il disco.  La voce di Izo è molto particolare, profonda, soul e suadente, ma non si ferma ai tecnicismi ma va avanti nel raccontare storie e lo fa molto bene. How The Mighty Fall è un disco di lunga durata, di quelli che ti fanno scoprire sempre cose nuove, grazie alla loro profondità. Un nuovo inizio per una cantautrice notevole. Passiamo a qualcosa di più movimentato, sempre di alta qualità ovvero il sesto disco del terzetto olandese di produttori Kraak & Smaak, dal titolo Pleasure Centre, uscito a fine 2019 per la loro etichetta Boogie Angst. Le quindici tracce di un disco sono un esauriente compendio di funk, soul, disco, pop, passato, presente e futuro della musica pop. Come in una sfera di cristallo i  Kraak & Smaak fanno sentire ciò che sarà il pop del futuro in pezzi come Twilight con l’inglese Izo Fitzroy come ospite, e la ritroviamo anche in Sweet Time, altro potenziale riempipista. Tutti i pezzi hanno degli uncini pazzeschi, e colpisce tantissimo la capacità compositiva del trio, come la loro bravura nel scegliere le migliori collaborazioni e componendo poi perfettamente su misura le canzoni per i propri ospiti. Qui sono tantissimi i colori, le bellezze, è come partecipare ad una festa in piscina dopo aver fatto un bellissimo bagno, e sale quell’ebrezza alcolica che fa stare bene mentre tramonta il sole e sotto ci sono i  Kraak & Smaak con Pleasure Centre. Il trio fa tante cose e le fa tutte bene, per un disco clamoroso e che è un unicum, un vero centro del piacere. Chiudiamo questo tuffo nella musica nera con il nuovo singolo degli estoni Lexsoul Dancemachine intitolato Entertainment, in pubblicazione per Funk Embassy Records. Patinato, elegante, un funk modernissimo che no scorda le radici e porta il tutto ad un altro livello, sia come bellezza che come attrattiva. In giro dal 2013 gli estoni pubblicano questo secondo singolo dall’imminente Lexsoul II, che li farà certamente conoscere ad un pubblico ulteriore. IZO FITZROY : KRAAK & SMAAK : LEXSOUL DANCEMACHINE :

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The Queen Is Dead Volume 7

The Queen Is Dead Volume 7: L’Islanda è una piccola nazione, ricca di natura, di storia e di musica. Gli islandesi numericamente sono pochi eppure h…

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The Queen Is Dead Volume 3

Terzo appuntamento con la rubrica The Queen Is Dead, questa volta vi proponiamo due dischi di reggae moderno, uno della tedesco persiana TriXstar, l’altro del gruppo svizzero Open Season. Partiamo da TriXstar con il suo #TriXstylez, una raccolta dei suoi migliori singoli per i primi dieci anni della sua carriera. La raccolta è un concentrato di energia canalizzata in molti declinazioni possibili del reggae, dalla dancehall nella quale TriXstar è molto brava, a cose più roots sempre in chiave moderna. Ciò che differenzia TriXstar è la sua voce potente e il suo flow che è davvero notevole, insieme alla sua capacità di essere varia e mai monocorde, difetto purtroppo ricorrente nella dancehall. Anche nei pezzi più lenti e ritmati la cantante tedesco persiana non perde mai la sua originalità, e sono degni di menzione anche i due singoli con Skarra Mucci e il featuring con Perfect Giddimani. Una raccolta che non è meramente celebrativa ma che farà scoprire a molti una voce molto potente. Passiamo ora agli Open Season gruppo di reggae rocksteady svizzero in giro da venti anni. Il nuovo Rocksteady è un disco che fotografa in pieno la loro forza tranquilla e ferma, infatti gli svizzeri non hanno quasi mai sbagliato una canzone con il loro reggae alla europea moderno e fresco, mai sopra i toni, fatto con il cuore e con competenza. I suoni sono gentili e dolci, debitori di quel sentimento europeo nella maniera di fare reggae che è partito tanti anni fa dall’Inghilterra, dove era arrivato tempo addietro dalla natia Giamaica. Gli Open Season sono molto melodici e assai curati, la produzione è sontuosa e il disco produce molte vibrazioni positive. L’impalcato pop è imponente ed è una delle ricchezze del disco, negli Open Season il reggae si incontra molto bene con il pop, e da questa unione nasce un ottimo disco, che regala molti ascolti e che renderà questi tempi meno duri. TriXstar : Open Season :

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bcore disc

The Queen Is Dead Volume 2

La Bcore Disc è un’etichetta catalana che nasce nel 1990 a Barcellona per la volontà di alcuni ragazzi della zona di far emergere la valida scena del sottobosco musicale della città.

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The Queen Is Dead Vol.1

Nuova rubrica che ho lo scopo di parlare di dischi che sono degni di nota, in maniera da superare la solita figura trita e ritrita della recensione. Se un disco è in questa rubrica non è per sminuirlo, ma è per poter parlare di più cose contemporaneamente in maniera colloquiale ed aperta ai commenti e suggerimenti.

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