Contestualizziamo due personaggi.
Il primo è Apollo Negri senza dubbio alcuno il più grande hammondista italiano leader del Link Quartet e da anni autore di pezzi da brivido apprezzati ben oltre gli angusti confini italici. Il secondo è Luca Calcagno, autoproclamatosi il Santo per la sua smodata passione per Simon Templar, negletto recensore di provincia.
Ebbene il primo scrive al secondo che, per chi non lo avesse capito sono io, chiedendogli scusa per il disturbo e proponendogli il suo (loro) nuovo disco! Ma scusa di che? Per me, e per Inyoureyes, è un onore ascoltare e recensire la vostra nuova uscita. Questa premessa spero sia riuscita a tratteggiare il personaggio che potrebbe vivere di gloria riflessa ed invece resta umile e gentilissimo e ciò non fa che rafforzare la sua attitudine e il suo modo di fare musica ancorato ad un concetto di underground che in troppi sembrano aver smarrito.
Minimal Animal è, non ci sarebbe neppure bisogno di scriverlo, il solito grande album di musica strumentale e ballabile che una volta messo sul piatto ispira un’irrefrenabile voglia di muoversi e disegna sul viso un sorriso di gaudio che dura dalla prima all’ultima nota. Ci sono ovviamente tutti gli ingredienti che hanno fatto del Link Quartet una vera e propria istituzione nel loro campo, i ritmi sixties (Black Bug, Coquette), quelli funky (Bear Walk, Voodoo Kangaroo) e, sorpresa, persino quelli reggae (Peacock Steady), ma è nella sua interezza che va gustato questo disco che non conosce cadute di tono ed è quanto di più stiloso possiate ascoltare.
Nella mia personalissima playlist delle migliori uscite del 2016 figurava al primo posto un album strumentale, The Girl In The Glass Case dei Senior Service, beh questo disco, pur nella sua diversità, non gli è assolutamente inferiore, così tanto per dirvi quanto mi sia piaciuto.
1) Black Bug,
2) Bear Walk,
3) Coquette,
4) Hippo-tize Me,
5) Owl Train,
6) Go-Go Rilla
7) Crime Squid,
8) Peacock Steady ,
9) Gnu York,
10)Silent Eel
11) Voodoo Kangaroo
12) Brave Snail
13) Disco-tize Me
Paolo Apollo Negri – Hammond Organ,
Marco Murtas – Guitar,
Alberto Pato Maffi – Drums,
Renzo Bassi – Bass