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Recensione : The Queen Is Dead Volume 54 – Torpedo Torpedo \ Tv Priest \ Σtella \ Rkl

Torpedo Torpedo - Tv Priest - Σtella - Rkl: L’ep “ The Kuiper Belt Mantras “ è l’opera prima del gruppo viennese Torpedo Torpedo, in uscita a giugno per la Electric Fire Records.

The Queen Is Dead Volume 54 - Torpedo Torpedo \ Tv Priest \ Σtella \ Rkl

Torpedo Torpedo

L’ep “ The Kuiper Belt Mantras “ è l’opera prima del gruppo viennese Torpedo Torpedo, in uscita a giugno per la Electric Fire Records.

L’ep mette in mostra un trio fautore di un heavy psych rock molto profondo e ben fatto, con bassi potenti e riff granitici, che porta l’ascoltatore nello spazio profondo, dove la gravità è un’altra cosa e contano le onde cerebrali. Il gruppo è di recente formazione, sono attivi dall’estate del 2020, sono avidi ascoltatori di psichedelia pesante e tutto ciò si riverbera in maniera importante sul loro suono. Raramente si ha la possibilità di ascoltare un esordio così ben centrato e ricco dal punto di vista musicale.

L’andamento è lento, cadenzato per poi accelerare improvvisamente, con ripartenze repentine che si squarciano per approdare a melodie acide e distorte. Un altro elemento del loro suono è la compattezza dello stesso, quando si ascoltano le tracce del disco si ha la netta percezione della fisicità del loro suono, dello spostamento d’aria dovuto ai loro riffs.

I Torpedo Torpedo possiedono quel raro passo musicale dei gruppi di musica pesante che attrae e che ci fa totalmente immergere nella loro musica, perdendosi durante l’ascolto che è sicuramente l’effetto voluto da chi ha scritto ed eseguito queste canzoni.

Notevole anche l’apporto delle melodie nelle loro tracce, riuscendo a bilanciare le parti più psych con quelle a maggior tasso di melodia. Il gruppo viennese afferma di essere alle prese con un viaggio spaziale, e in poco tempo anche noi siamo a bordo della loro navicella spaziale e non vogliamo più tornare.

Debutto sorprendente, non sbagliano nulla.

Tv Priest

“ My other people “ è il secondo disco su Sub Pop Records dei Tv Priest uno dei nomi emergenti nella scena post- punk ed alternativa mondiale. Il suono del gruppo americano prende le mosse dal post-punk ma non si ferma lì anzi, si connette in maniera molto decisa con la tradizione americana alternativa, dando vita ad una miscela decisa, diretta e sincera. Il gruppo nasce dalla volontà del cantante Charles Drinkwater di dare vita ad un gruppo per fare della musica diretta e sincera attraverso il post-punk.

Drinkwater è un artista grafico che ha disegnato varie copertine di gruppi musicali americani ed è sempre stato vicino ad un certo tipo di scena musicale. Il primo disco “ Uppers “ esce in piena pandemia nel 2021, è un debutto su Sub Pop che viene notato subito dagli appassionati di un certo suono e non solo.

Purtroppo la pandemia non permette al gruppo di intraprendere un giro di concerti dato che il loro suono nasce per suonare dal vivo davanti ad un pubblico. Questa seconda fatica ci porta ancora più in profondità nel loro suono che è ricco e composito. Il post-punk è la struttura portante sulla quale costruiscono intarsi molto fini e particolari, distorsioni che creano melodie originali e senza etichette con l’urgenza oppiacea del post-punk.

Il gruppo ha un ottimo tiro, non si compiace delle posizioni raggiunte e esplora il proprio suono dando nuovi significati.

Molti hanno definito il precedente disco come uno dei migliori esempi del genere degli ultimi anni, “ My other people “ è anche superiore, un catalogo di onestà musicale concepita durante momenti non facili anche personali, il tutto da vita ad un disco molto sanguigno e che sanguina come il cantante nel video scelto come singolo apripista del disco.

Un disco molto particolare per un gruppo che ha molte frecce nella sua faretra, un suono a sua maniera apocalittico e distopico, adattissimo ai nostri tempi.

Σtella

Σtella è un’artista greca molto poliedrica, dipinge, compone musica, canta e fa molto altro. In questo “ Up and away “ in uscita per Sub Pop Records ci porta nella bellissima storia di due musicisti di rebetiko, una musica tipica ellenica, che fuggono dall’Atene occupata dai nazisti negli anni quaranta.

Σtella è una musicista molto sensibile, ha cominciato a comporre dipingendo mentre studiava alla Scuola di Belle Arti di Atene, ha pubblicato il suo esordio in stile electro-pop nel 2015, e nel 2017 il disco “ Works for you “ che l’ha resa molto popolare nella sua terra.

Il nuovo lavoro è molto indicativo del talento musicale di questa artista, che ha una sensibilità musicale al di fuori del comune. La sua voce è calda e suadente, il cantato in inglese le si addice perfettamente. La sua musica è calda, un incrocio molto ben riuscito fra pop e indie, con moli elementi della musica greca, e tanti tanti ascolti di qualità. Σtella ci prende per mano e ci porta nel suo mondo dove l’amore e la continua crescita di sé stessi sono i due cardini principali, raccontando una storia molto particolare in maniera mai ovvia e con grande sostanza.

Per esempio un pezzo come “ Another Nation “ è assai rappresentativo di cosa possa fare un artista come lei; un giro di chitarra tipicamente greco che si intreccia con un basso quasi funky da base hip hop, e la sua voce teatrale che entra e narra la sua storia.

Se si cerca una musica fatta bene e anche con il cuore questo disco è il posto giusto, e bisogna dare atto alla Sub Pop che ha fatto scoprire fuori dalla Grecia un artista molto dotata e con un suono davvero originale, un pop moderno ma che sa molto di antico, molto affascinante e che conquista fin da subito.

RKL

Decimo capitolo della gloriosa serie “ Live in a dive “ della Fat Wreck Chords e questa volta è il turno dei Rkl, acronimo di Rich Kids on Lsd, e come non amare un gruppo con un nome così ? Il nuovo disco dal vivo di questa serie ci riporta molto lontano, al 12 maggio del 1989 ad Eindhoven in Olanda allo squat De Effenaar dove è stato registrato questo disco. In quegli anni l’Olanda era un luogo molto buono per suonare se facevi hardcore punk, dato che i posti occupati come questo erano molti e giravano tantissimi gruppi.

Colpisce molto la ricchezza del suono di questa registrazione analogica, ha una potenza incredibile e il suono rende alla perfezione ciò che erano gli Rkl dal vivo, ovvero una furia che travolgeva tutto e tutti. Il gruppo di Santa Barbara portò avanti la tradizione dell’hardcore punk californiano dei primi anni ottanta, aggiungendo a quel suono una robusta componente hardcore, arrivando così ad influenzare molti gruppi che ebbero maggiore successo di loro.

Ascoltando questo disco cade però anche questa storia della loro secondaria importanza nella storia dell’hardcore punk, perché questo disco è potentissimo, prodotto di un gruppo che era avanti anni luce, e che si è separato più volte per poi arrivare alla definitiva fine nel 2005. i Rich Kids on Lsd erano un gruppo molto potente, tecnicamente molto dotati e con una struttura musicale che sfociava in altri generi, con un timbro unico e molto riconoscibile.

I contrasti all’interno del gruppo erano molti, dovuti sia alla giovane età e all’abuso di varie sostanze che come sappiamo bene tutti aumentano di molto la possibilità di litigare. Quella sera ad Eindhoven la storia era però differente dato che il gruppo era forse all’apice della sua forma, anche se poi si scioglieranno di lì a poco.

Il disco è uno schiacciasassi di diciassette canzoni, un’esibizione dritta per dritta senza pause, con un suono veloce, aggressivo e che sentiremo molto nel futuro da parte di gruppi diversi rispetto agli Rkl.

Una componente importante del loro suono era anche una certa influenza del thrash metal sezione crossover, che li porta ad essere veloci e concreti, in pieno stile fine anni ottanta inizio anni novanta.

Un disco dal vivo che oltre ad avere il notevole merito di essere una grandissima testimonianza è anche un bellissimo disco dal vivo, dove possiamo trovare il meglio degli Rkl.

 

 

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