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Recensione : Aine’ – Generation One

Il risultato è un disco caldo, che fa bene al cuore, ma fa anche porre domande, e le risposte sono in un caldo arpeggio di basso, o nella voce rassicurante e diversamente soul di Ainè.

Incrocio, sperimentazione e tanto tanto ritmo, leggera saudade piena di stile.

L’idea di fare un rap che si incrocia con il soul e con il r’n’b non è nuova nemmeno per l’Italia, dove tutto arriva un po’ dopo. Ascoltando Ainè si ha la prima impressione di sentire qualcosa di simile a Ghemon o Mecna, ma se si ascolta più a fondo ci si accorge subito che Ainè ha maggiore profondità. Ainè è nato in Italia, ma la sua musicalità ha due patrie, l’Italia e gli Stati Uniti, dove ha frequentato la Venice Voice Academy per poi vincere una borsa di studio presso il Berkelee College Of Music. Oltre ad aver frequentato accademie di musica romane, Ainè ha quindi trovato negli States gli ingredienti mancanti per la sua ricetta. Quest’ultima è composta da un impianto rap, una fortissima base soul r’n’b con il risultato di un flow molto tranquillo, stiloso e caldo. Le influenze sono molte, e sono fondamentalmente a cavallo tra Usa ed Italia, della prima i ritmi e le modalità per usarli della seconda, insieme ad una grande melodia. La formula, come detto, non è totalmente inedita ma è fatta molto bene, con i tempi e i modi corretti, Il risultato è un disco caldo, che fa bene al cuore, ma fa anche porre domande, e le risposte sono in un caldo arpeggio di basso, o nella voce rassicurante e diversamente soul di Ainè. C’è molto lavoro dietro questo disco, il tutto è fatto con precisione e legato assieme con cura e passione, ed è un disco che durerà molto.

TRACKLIST
01. Dimmi se puoi
02. Nel mio mondo
03. Niente
04. Dopo la pioggia
05. Tutto dorme
06. Nascosto nel buio
07. Cause you are
08. Be my one
09.Brighter than gold
10. Leave me alone
11. Promises
12. Generation One
13. Mommy

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