Convincente esordio da parte dei savonesi Straight To Pain, che tengono fede al loro monicker con un metalcore diretto ed efficace in ogni sua parte.
Ciò che piace di questa band è principalmente il rifiuto degli standard commerciali del genere (quindi nessuna lagnosa voce pulita accompagnata da melodie buone solo per l’eurofestival), e il conseguente trasferimento dell’attenzione sull’impatto dei brani piuttosto che sulla loro orecchiabilità.
D’altro canto, questo implica una certa uniformità di fondo del disco che, volendogli trovare un piccolo difetto, mostra un po’ la corda nella sua parte finale, particolarmente in occasioni di The Biggest Wave, il brano più lungo ed elaborato del lotto, al quale viene meno proprio la spontaneità dirompente che contraddistingue il resto del lavoro.
Molto riuscite, tra le altre, l’opener Leave It To The Sea e la title track, incalzanti, intense e recanti in maniera riconoscibile i retaggi hardcore della band ligure.
Chiaramente questo è un genere nel quale riuscire a ricavarsi un proprio spazio è tutt’altro che facile, così come non lo è riuscire a mostrare caratteristiche peculiari che possano conferire un marchio di fabbrica al proprio sound; nonostante questo, gli Straight To Pain riescono ad offrire quaranta minuti in grado di soddisfare anche chi, come il sottoscritto, non ha proprio nelle sue corde queste sonorità.
Il prossimo passo per i ragazzi savonesi sarà quello, per certi versi ancora più arduo che non il proporre della buona musica, di reperire una label disposta a investire qualcosina su una band emergente, ma Horizon Calls dovrebbe essere un lavoro in grado di attirare le opportune attenzioni.
Tracklist :
1-Leave It To The Sea
2-Maelstrom
3-Bring My Soul With You
4-Ghosts Never Say Goodbye
5-Horizon Calls
6-Bury Your Dead
7-The Biggest Wave
8-Season Of Desolation
Line-up :
Simone Luise – Vocals
Nicolò Varaldo – Guitar
Stefano Ravera – Drum
Emiliano D’Amico – Bass