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Recensione : The Queen Is Dead 112 – Wolfchant \ Voodoo Kiss \ Robse

Wolfchant Voodoo Kiss Robse : Tre dischi metal di tre tipi diversi di metal, pubblicati tutti da Reaper Entertainment, tutti notevoli e da ascoltare.

Wolfchant, Voodoo Kiss, Robse

The Queen Is Dead 112 – Wolfchant \ Voodoo Kiss \ Robse

Tre dischi metal di tre tipi diversi di metal, pubblicati tutti da Reaper Entertainment, tutti notevoli e da ascoltare.

WOLFCHANT

Ristampa con il disco registrato nuovamente a cura di Reaper Entertainment del disco “ A pagan storm” dei Wolfchant, uscito nel 2007 per CCP Records. Il disco all’epoca della sua uscita nel 2007 fu uno degli apripista del genere pagan metal, ovvero la fusione di black metal, heavy metal, death meta con tematiche pagane e vichinghe che rimandano ad un passato glorioso dove si combatteva aspramente e dove si adoravano dei pagani e non vi era la dominazione cristiana.

Il gruppo tedesco impressionò moltissimi ascoltatori con questo disco, che nella sua proposta musicale e poetica è molto schietto e quasi perfetto. Risuonato e registrato nuovamente il disco acquista maggiore bellezza ed eleva ulteriormente il suo già alto valore. “A pagan storm” con la nuova registrazione è ancora più potente, devastante ed epico, accentuando gli aspetti peculiari come il grandissimo divertimento nell’ascoltarlo. Nel 2007 questi cinque ragazzi tedeschi erano davvero ispirati, scrivendo brani come “The path” che è tutto ciò che dovrebbe essere un brano di pagan metal epico.

Certamente nel loro suono è presente una melodia molto maggiore rispetto ai lavori pagan metal più estremi o maggiormente devoti al black metal, ma questa melodia è uno dei loro pregi maggiori. Nel disco ci sono molti momenti di entusiasmo puro come l’entrata di “A pagan storm” brano che dice moltissimo dei Wolfchant.

Disco che sembra una campagna di Dungeons and Dragons per temi trattati e per divertimento, che ha tracciato un solco che negli anni seguenti in moltissimi avrebbero poi attraversato con diversi esiti, e che registrato nuovamente acquista un sapore diverso diventando ancora più magniloquente e splendente, di quella bellezza ingenua che hanno i capolavori fatti in maniera inconsapevole.

Disco da sentire e risentire, con dentro l’essenza del pagan metal e del viking metal.

VODOO KISS

“Fell the curse” per Reaper Entertainment è la seconda uscita per il gruppo tedesco Vodoo Kiss, attivo dal 1995 ma con all’attivo solo due dischi. I Vodoo Kiss sono un gruppo heavy metal con tendenze hard rock molto solido e che costruisce molto bene le proprie canzoni. Il loro suono si inserisce nella florida tradizione heavy metal tedesca, un paese che ama profondamente queste sonorità e che spesso fa emergere gruppi molto validi come i Vodoo Kiss.

“Feel the curse” è un disco che gira fra heavy metal e hard rock, con riffs incalzanti, ritornelli sontuosi che funzioneranno molto bene dal vivo e in genere un gran senso del metal, alternando anche voce maschile e voce femminile di Steffi Stuber che è una grande aggiunta. Dall’essere leggende locali della zona di Ostalbkreis i nostri si stanno ritagliando in maniera decisa un bello spazio nello scenario europeo, grazie ad un’iconografia ben studiata e molto riconoscibile che è di grande supporto alla musica.

Il disco è un ottima dimostrazione di come dei veterani che sanno cosa vogliono possano confezionare un ottimo disco di heavy metal e hard rock, senza fronzoli, ben prodotto e molto centrato. Convincente, potente e molto heavy.

ROBSE

“Harlekin und Krieger “ è il debutto discografico del nuovo gruppo di Robert-Martin Dahn meglio conosciuto come “Robse”, precedentemente cantante degli Equilibrium. Attivo da trenta anni nella scena, Robse dopo l’uscita dagli Equilibrium ha riunito degli ottimi musicisti e ha fondato questo gruppo, dedicato totalmente la metal in tante forme, dal death specialmente melodico all’heavy, molto presente anche il metal sinfonico, quasi un gioco di ruolo metal con testi in tedesco che funzionano molto bene.

La sintesi proposta dal gruppo è molto incentrata sulla tradizione metal tedesca, nel senso che è magniloquente, molto epica e picchia duro, un tratto distintivo immancabile. Il disco è molto aggressivo e al contempo sognante e malinconico, è come dice il titolo arlecchino e guerriero, battaglia e dolcezza, il tutto miscelati molto bene assieme.

Robse offre una grande prestazione vocale, è addirittura cresciuto dal tempo degli Equilibrium, e ha scelto un gruppo davvero notevole di musicisti, potenti e precisi, e che si amalgamano benissimo fra di loro. Ci sono episodi davvero notevoli come la finale “Viva la caida”, un pezzo che racchiude in sé tutta  la poetica musicale del gruppo. Inoltre il disco è studiato anche per rendere bene dal vivo e lo farà, perché tocca momenti di epicità molto alti, e sarà presentato in numerosi festival metal tedeschi e non solo.

Un debutto notevole su Reaper Entertaiment di un musicista che sa come scegliere i compagni di battaglia, con pezzi trascinanti e anche commoventi, metal in tante forme e tutte molto piacevoli, per un disco che combatte benissimo.

 

 

 

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