Un dubbio mi affligge avendo dinnanzi la copertina di questo disco: saranno riusciti gli Strange Flowers a convincere il dubbioso e svogliato cinghiale che compare sulla copertina ad ascoltare il loro disco?
In cuor mio spero di sì, come spero di riuscirvi io con i lettori di questa fanzine.
Ma bando alle ciance e spazio alla musica, ed in questo caso si può ben dire “e che musica!”
L’album si apre con il pop paradisiaco di Throwing, un pezzo che se fosse stato scritto dai La’s si griderebbe al miracolo, ed invece lo hanno composto gli Strange Flowers e … si grida al miracolo; a proposito, sentendo il grufolare all’inizio del brano si direbbe che il sopracitato cinghiale si sia convinto a dare una chance alla band.
Gli altri pezzi sono tutti ben al di sopra della media, fra questi vi segnalo la beatlesiana Alice stealing rainbows, introdotta da un toccante intro di piano, la garagistica Eugene, il gioiello melodico Rose Lynn il cui fulminante ritornello emozionerebbe il più impenitente fra i rocker, la filastrocca Steven bought a white rope un pezzo che sembra scritto dagli Xtc per la voce di Bob Dylan e la conclusiva ed acustica Twins nella quale il suono delle dita che scivolano sugli accordi emoziona all’inverosimile.
Anche in quest’ultimo caso bisogna segnalare che, se il pur bravo Jack Bugg sa scrivere pezzi validissimi, anche il nostro italianissimo e pisano (forza Pisa,digressione calcistica) Michele Marinò sa fare altrettanto.
Qui, lettori le chiacchiere stanno a zero, questo Pearls at swine è un disco bellissimo,un autentico scrigno colmo di tesori,una raccolta di canzoni che cresce ascolto dopo ascolto e che si insinua sottopelle sino a rendersi indispensabile.
Al momento, e siamo già a luglio inoltrato, il disco più bello che abbia ascoltato in questo 2015.
Tracklist:
1.Throwing Pearls At Swine
2.Watching The Clouds From A Strawberry Tree
3.Alice Stealing Rainbows
4.Eugene
5.Sarah Blake
6.Rose Lynn
7.Black
8.Steven Bought A White Rope
9.DD One Day
10.The Sensational Show Of The Clouds
11.Twins