Non c’è affatto da annoiarsi ascoltando il lavoro di questo folletto francese. Un genio oserei dire, perché, ascoltando le 9 tracce di questo disco, possiamo apprezzarne l’eclettismo.
Jaromil Sabor, di Bordeaux, qui accompagnato da fedeli amici, dopo diverse esperienze musicali in varie band francesi, e con già all’attivo 2 dischi a suo nome.
Questo III mette ancor più a fuoco tutte le sue passioni legate alla musica e al mondo del 60’s, distribuendo bene in tutto il disco le sue idee, strambe, utilizzando anche gli strumenti più disparati, come in Becky was a Carrion Siren (Part I) dove troviamo, oltre agli strumenti base, trombe, flauti, banjo come fossero dei mariachi a suonare.
Invece, nella Part II della stessa canzone il nostro sfoggia tutta la sua carica ‘garage punk’n’roll’ tanto cara e che ritroviamo anche in altri episodi come inKnocked-Out Circus, in What I’m Saying e in Seagrave Station.
Nell’iniziale Aedion (dove l’intro ci riporta alla (I’m Not Your) Steppin’ Stone dei Monkees), Story of Lisa (una ballata ‘beat’) e nella conclusiva Oracle Stone, viene fuori quello spirito visionario e onirico del nostro.
Eclettico, lo-fi, barocco, cosmico, ma anche malinconico, l’album è un miscuglio di influenze e suoni che attingono alla psichedelia e si affianca a quelle band che negli ultimi anni hanno mostrato interesse per questo tipo di sound.
L’atmosfera che aleggia ne è la conferma, dando alla musica un caldo senso di nostalgia, ricca di melodie, come fosse una piccola scatola piena di ricordi che teniamo conservata e che, una volta aperta, sprigiona sapori e odori della nostra infanzia. Jaromil, insieme alla sua affezionata band, esterna qui una qualità davvero sorprendente , mettendo su un disco davvero bizzarro e con un paio di brani ribelli, ottime per ravvivarci il morale.
TRACKLIST
1. Aedion
2. Knocked-Out Circus
3. Until the end of the world
4. Story of Lisa
5. What I’m saying
6. Becky was a Carrion Siren (Part I)
7. Becky was a Carrion Siren (Part II)
8. Seagrave Station
9. Oracle Stone
LINE-UP
Jaromil Sabor : vocals, guitars, bass,keyboards –
Stephane Jach : violin, flute, glock, organ, trumpets, banjo –
Stephane Gillet : drums –
Sorry Sorrow Swims : guitars, keys, glock, percussions –
Boris Cuisinier : vocals on Until the End of the World –
Harmonie Aupetit : back vocals on Until the End of the World and Seagrave Station