Lo zolfo è un minerale che ha una storia molto controversa ed eterea come è nella sua natura. Esso, come quasi tutte le cose in natura, possiede una duplice natura : quella benefica cura alcuni malori, mentre quella malefica si accompagna alle apparizioni del diavolo quando decide di scendere nel suo luogo di villeggiatura preferito.
Zolfo in questo caso è musica eterea, frutto di un’ottima collaborazione tra Gianluca Favaron e Anacleto Vitolo, due musicisti dal lungo curriculum. Favaron è un produttore di musica drone, field recording, ma soprattutto usa linguaggi musicali diversi per esprimere le sue molteplici idee e proposte musicali. Anacleto Vitolo è uno dei produttori italiani più interessanti degli ultimi anni, e ha un sacco di progetti in ballo, tutti con il comune minimo denominatore del suo grande talento e della voglia di sperimentare. Questo disco nasce con l’intento dei due musicisti di esplorare nuove frontiere sonore. Ecco quindi nascere droni con una forte anima elettronica, contraddistinti da una struttura compositiva che diventa narrazione. I droni acquistano fisicità, frutto di una produzione eccelsa, che mette in risalto la potenza di questa musica che si muove sul ciglio di molti confini. Favaron e VItolo mettono a disposizione sulfuree colonne sonore di nostri possibili pensieri, sorvolando territori inusuali ed inesplorati, facendolo con classe e bravura. Una collaborazione, sentita, voluta e davvero molto riuscita, per un disco di alto livello.
TRACKLIST
1.Starting Point
2.Zolfo 05:40
3.Infrasound
4.Discourse 12 05:20
5.Fold-in
6.Reflection
7.Oblivion