Rumoroso trio di Kansas city (MO) al loro terzo lavoro.6 pezzi in circa 19 minuti dove i nostri (mostri) distillano con perizia dedicata gli sforzi e i suoni dei loro primi lavori, alzando talmente gli standard da forgiare un genere sempre più personale ed originale.
Il fragore delle chitarre taglienti impattano con una sezione ritmica forsennata, dominata da sali-scendi imprevedibili ,da un caos asfittico che riporta alla mente le prime etichette come Ebullition o Gravity, ma sottende nello spirito e nell’ingegno anarchico anche a gruppi come U.S.maple o dead rider (senza l’elettronica ma con stessa determinazione destrutturante).i testi evocano l’alienazione dei nostri tempi, ma sono criptici ed intricati assieme a tutta l’architettura dell’impianto strumentale.
E’ davvero facile perdersi in questo dedalo,anche per chi non mastica questi suoni, sì è stimolati ad approfondire episodio dopo episodio. Assieme a momenti da impatto frontale, si alternano parti più meditate e dilatate emo-violente, ritmiche geometriche sembrano sfaldarsi in strutture aperte ed oniriche.
La copertina evocativa ,riflette il disagio della trama. Scopro che hanno perfino uno split 10″ con un gruppo italiano,i Biellesi Norse! Questa è la mia prima recensione,guarda che mi tocca fare,Simo,per darti retta… Alla prossima ….