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Recensione : Abysmal Grief – Despise the living, desecrate the dead

Questa raccolta contiene materiale compreso fra il 2016 ed il 2021 degli Abysmal Grief. Sempre di un livello superiore.

In attesa del nuovo disco di inediti in arrivo in autunno i genovesi Abysmal Grief pubblicano “Despise the living, desecrate the dead” per Avantgarde Music.

Questa raccolta contiene materiale compreso fra il 2016 ed il 2021, periodo nel quale è cominciato il rapporto fra il gruppo e l’etichetta, entrambi baluardi di un modo totalmente fuori dal comune di intendere la musica. I pezzi sono registrati nello studio del gruppo ed è tutto materiale che non è rientrato nelle registrazioni degli ultimi dischi.

Il materiale qui incluso è pregiato dato che possiamo entrare maggiormente nell’oscurità che avvolge da trent’anni gli Abysmal Grief, uno dei gruppi di doom metal più particolari al mondo.

La formazione vaga libera, ancora più libera di quello che è sempre stata, e l’ascoltatore penetra in una dimensione diversa dalla nostra, dove tutto cambia. Il suono è sempre quello del gruppo genovese, claustrofobico e al contempo molto gotico, dove l’organo diventa un marchio di fabbrica come la voce e le chitarre che sono sempre particolari.

Vi sono inediti ma anche rifacimenti di gruppi italiani davvero oscuri e quasi dimenticati come i genovesi Zess attivi dal 1987 al 1988 e di cui uscì un solo disco postumo “ Et in Arcadia ego”, di cui gli Abysmal Grief rifanno qui “ A forest mass”, un brano potente con sonorità davvero oltre che si sposano bene con il credo musicale degli Abysmal Grief in una sorta di continuità musicale e non solo. Il secondo rifacimento della raccolta è “Missa est” dei pescaresi The Black, altro mitico gruppo del sottobosco musicale italiano con la particolarità dei testi in latino.

Anche questa traccia si addice molto bene agli Abysmal Grief che la fanno loro e la rendono ancora più oscura e cadenzata. Non è un lavoro di soli inediti ma è a tutti gli effetti una nuova puntata discografica di una carriera sempre notevole e particolare, tracciando un percorso tutto loro senza mai seguire e sempre innovando un suono e soprattutto una visione della musica che hanno solo loro. Il suono è sempre più oscuro e si sente in questo lavoro l’incenso sfiora le pareti di marmo di qualche tempio, mentre il respiro si mozza e gli occhi si chiudono.

Sempre di un livello superiore.

Abysmal Grief -Despise the living, desecrate the dead

Tutte le recensioni dei Abysmal Grief:

Abysmal Grief – Strange Rites Of Evil

Abysmal Grief / Runes Order – Hymn Of The Afterlife / Snuff The Nun

Abysmal Grief – We Lead The Procession

Abysmal Grief – Feretri

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