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Recensione : Accept – Humanoid

Accept: l coerenza e la voglia di essere sempre all'altezza producono un disco come questo, indiscutibilmente buono.

La coerenza e la voglia di essere sempre all’altezza producono un disco come questo, indiscutibilmente buono.

Diciassettesimo disco in studio per le leggende teutoniche dell’heavy metal, il titolo è “Humanoid” ed esce per Napalm Records.

Il gruppo composto da Wolf Hoffmann alla chitarra, Mark Tornillo alla voce, Christopher Williams alla batteria, Uwe Lulis alla chitarra e Martin Motnik alla batteria continua la sua avventura nel mondo dell’heavy metal con un disco che rientra perfettamente nella loro tradizione e porta nel futuro il loro progetto musicale. “Humanoid” tratta di molte cose, su tutte il cambiamento antropologico che sta portando l’uomo ad assomigliare sempre di più ad un ibrido fra una macchina e l’uomo, un umanoide appunto.

Il gruppo è in buona forma e nell’anno di grazia 2024 firma un disco di buon heavy metal, dritto per dritto e senza sbavature, con uno stile ormai affermato e che richiede grande perizia nel non cadere mai. Questo loro ultimo lavoro non + certamente il migliore della loro discografia, ma si piazza fra i loro dischi meglio riusciti, solido, sincero e con un gran tiro.

Un pregio notevole di questo disco è che piacerà molto anche a chi non è un ultrà dell’heavy metal, dato che contiene molta melodia al posto giusto, e tutto fila molto bene. Gli Accept alternano molto bene momenti più veloci, cose più cadenzate per arrivare poi alle loro classiche cavalcate. “Humanoid” è la dimostrazione che gli Accept non vivono delle loro glorie passate ma riescono sempre a portare avanti un discorso coerente, valido e credibile e al giorno d’oggi non è affato facile.

La coerenza e la voglia di essere sempre all’altezza producono un disco come questo, indiscutibilmente buono.

Heavy metal di qualità per tutti.

Accept – Humanoid

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