Voyager 8 è l’unione dell’urgenza garage-psych degli Acid Baby Jesus, con il loro fuzz lisergico e punk, e della“posatezza” folk-psych degli Hellshovel, con il loro caratteristico riverbero e la ripetizione ossessiva dei riff.
A questo va aggiunto del viscido liquame space rock, estraneo sinora agli esperimenti delle due band, che si aggira per tutti e quattro i pezzi come un serpente che tutto avvolge.
Ancient Shadows, opening track del maxi EP e primo pezzo by Voyager 8 è costruita su un riff circolare a-la Hellshovel che viene sciolto nell’acido lisergico da una chitarra in perenne riverbero e da effluvi elettronici sullo sfondo, prima di essere violentata dai deliri fuzz punk degli ateniesi. Ne esce un pezzo dal mood avvolgente che si fa ascoltare e riascoltare donando una piacevole esperienza psichedelica.
L’altro pezzo accreditato ai Voyager 8, Ezra, dilata le fattezze freak della precedente in un sinuoso space rock da cantina; la durata estrema (6:37) non aiuta l’assimilazione ma se lo si ascolta con attenzione rivela piacevoli angoli nascosti.
Per i due pezzi accreditati alle rispettive band il discorso è un po’ diverso, essendo un tantino stemperata quell’aura space di cui sopra: qui vincono a mani basse gli Ateniesi, con quella I Went Down in bilico tra psichedelia freak e suggestioni morriconiane che, va sottolineato, è la vera perla di questo dischetto.
Gli Hellshovel, invece, fanno bene il compitino (perché per carità, la loro Yolanda si fa ascoltare che è una bellezza) ma non si distaccano un millimetro dalla formula sperimentata sull’album d’esordio. Bravi ma non eccelsi.
Esperimento interessante, in fin dei conti, questo Voyager 8, da ripetere, senza dubbio; solo che a me ha fatto venire una gran voglia di ascoltare il prossimo degli Acid Baby Jesus.
Track List :
1. Ancient Shadows (Voyager 8)
2. I Went Down (Acid Baby Jesus)
3. Ezra (Voyager 8)
4. Yolanda (Hellshovel)
Line Up : (Voyager 8)
Jeff Clarke
Dox Grillo
Noda Pappas
Markos Mazarakis
John Vulgaris