Gli Alfatec, gruppo punk di Firenze attivo dal 2005, e composto da Gilberto Rossi alla batteria, Marco Bartolini alla chitarra, Simone Perchiazzi al basso, e Tommaso Maggiorelli alla voce, si presentano con questo album, il secondo, in varie sfumature e si producono, a mio avviso, in un misto perfetto composto dall’urlo degli Offspring, l’ubriachezza dei Nofx, e il sottosuolo dei Rancid e degli Exploited.
Con Last Dose, prima traccia dell’album, troviamo un’apertura da cardiopalmo, dove il basso, come ogni sano gruppo punk, alza la voce più degli altri strumenti in trincea, sgridandoli e fomentandoli nello stesso tempo, per poi restare sulla linea di apertura con Shut Your Mouth, dove si continuano a cercare delle teste che oscillano, con il caricatore sempre pieno di note.
Quando si arriva a What Happens Next? e High Heels, si lascia più spazio alla musica, e la voce si trasforma insieme agli strumenti in un qualcosa di unico, scambiandosi le consonanti con le note, fino ad arrivare a Fight For Peace, dove al grido di “pace” si arriva al fronte sempre più carichi, per ritrovarsi persi di nuovo tra le bombe solistiche della chitarra; stessa cosa accade anche con Domestic Violence, mentre con Bells Ring, My Brother Is A Nazi, e Perfect Pervert, non c’è spazio per una pausa, sia con la voce sia con le mani.
L’ultima traccia del cd, Goodbye, forse è la più nostalgica di tutte, non tanto per il titolo, ma per una perfetta sincronia acustica che ci permette di vedere per una volta chiaro in mezzo a tutto questo caos apparente.
Tracklist:
01 – Last Dose
02 – Shut Your Mouth
03 – What Happens Next?
04 – Fight For Peace
05 – Bells Ring
06 – My Brother Is A Nazi
07 – Pigeons
08 – Perfect Pervert
09 – Domestic Violence
10 – High Heels
11 – Goodbye
Line-up:
Gilberto Rossi- batteria
Simone Perchiazzi – basso
Tommaso Maggiorelli – voce
Marco Bartolini – chitarra