iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Alfio Cavoli – Tiburzi, Il Brigante

Alfio Cavoli - Tiburzi, Il Brigante: I needed money ’cause I had noneI fought the law and the law won(Sonny Curtis). Ogni popolo ha qualcosa da rimuovere, na...

Alfio Cavoli – Tiburzi, Il Brigante

I needed money ’cause I had noneI fought the law and the law won(Sonny Curtis). Ogni popolo ha qualcosa da rimuovere, nascondere, ignorare.

Ogni popolo ha combattuto il suo Vietnam/Afghanistan e ha tentato di dimenticarlo o, peggio, di mitizzarlo. Per noi tutto questo risale a quel periodo oscuro riassunto, in pochi libri di storia, sotto il titolo di questione meridionale: migliaia di uomini e donne imprigionati, torturati e massacrati al nobile fine di creare l’unità nazionale, di creare cioè uno Stato che, alla fine dell’ottocento, deteneva il primato europeo dell’analfabetismo, dell’emigrazione e della mortalità infantile.Sosteneva Napoleone I° (quello di Waterloo) che la storia è un insieme di menzogne sulle quali ci si è messi d’accordo; per il periodo storico in questione andiamo ancora peggio perchè prevale, per unanime consenso, il silenzio e l’oblio.Voglio essere ancora più esplicito: il meridione di cui parlo era, ed è, luogo più economico che geografico e riguarda le numerose località italiane nelle quali il potere è rimasto in mano alle consuete dinastie laiche e religiose indifferenti al Borbone, al papa-re e all’aristocrazia sabauda purchè fossero fatte salve rendite, privilegi e latifondo e puniti tutti quelli che non erano d’accordo. Uno di queste zone era la Maremma tosco-laziale, zona povera, malarica e depressa, scenario delle imprese di Domenico Tiburzi da Pianiano, celebre brigante e personaggio discusso e leggendario.Le storie di ribelli, direbbe Propp, risalgono ad una comune origine: c’è ingiustizia diffusa e qualcuno s’incazza e reagisce.L’ordine costituito a sua volta cerca di eliminare il dissidente e di solito vince; nel caso di specie accade qualcosa di inconsueto perchè il protagonista, tra latitanza, aiuti e connivenze, rimanda la puntata finale di una trentina d’anni, dei quali solo un paio vissuti nella vicina Francia come facoltoso turista. Certo, direte voi, non era Jesse James o Billy the Kid ma Alfio Cavoli non è un pedante mitologo, è semplicemente una persona colta che riesce a ricostruire una storia complessa con l’onestà e la pazienza di chi conosce documenti e archivi.Non è neppure un minimalista; la storia di Tiburzi è fatto corale, dove personaggi principali e secondari sono descritti con la cura e (perchè no?) l’affetto dell’impiegato d’anagrafe, che non commenta ma si limita a certificare nascite, morti e matrimoni. Mi limito, con il consueto rispetto dei meritevoli lettori, ad anticipare che il finale cui giunge lo scrittore è completamente diverso dalla versione ufficiale certificata dalla locale Tenenza dei carabinieri e ricorda più Butch Cassidy che il maresciallo Rocca (o lo sbirro che preferite ammesso che ne esista uno).Lode quindi a Alfio Cavoli e all’editore per la collana strade bianche della scrittura, dedicata ai pochi che si sforzano ancora di ricordare con la propria memoria e di raccontarlo agli altri.Consiglio questo libro soprattutto a quegli incolti bastardi della McKinsey e a similari sterminatori di posti di lavoro.Un secolo prima della loro deprecabile esistenza e dei corsi bocconiani, i possidenti della Maremma avevano già scoperto un dato economico fondamentale: per ridurre i costi e i dipendenti basta pagare un solo brigante, purchè terribile e famoso. Costui terrà ben lontani i delinquenti minori, ridurrà le pretese dei lavoratori e, soprattutto, si potrà agevolmente eliminare quando necessario.Che questo possa essere anche il loro destino, con affetto…

Share:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Screaming Floor - Long After The Golden Age

Screaming Floor – Long After The Golden Age

Screaming Floor, Anno domini 1988, il rock italiano conosce uno dei suoi periodi più fecondi, siamo in piena esplosione eighties colours, ed è un proliferare  di band e di dischi notevolissimo.

THE ROUTES – SURFIN’ PLEASURES

Non c’è due senza tre. I Routes confermano la piacevole abitudine di avere un appuntamento, ogni anno, con chi vi scrive per trattare l’arrivo di