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Recensione : Alos – Embrace the darkness

Stefania, come sempre, ci porta oltre e si mette totalmente a nudo, facendoci vedere anche a noi l’abisso che ha visto lei, ma come detto sopra abbraccia la tenebra per vedere la luce, ed è questo il messaggio, perché anche dopo colate laviche di millenni c’è sempre una vita che grida e che batte sulla pietra.

Alos è una metà degli OvO con Bruno Dorella, oltre che ad aver partecipato a milioni di collaborazioni e altri progetti uno dei progetti più importanti e catartici del sottobosco musicale italiano. Alos è caos, Lilith, la nostra antica sapienza che abbiamo perso, è abbandono, lussuria del male, il cervello rettiliano che annichilisce la corteccia cerbrale, sono le serate fuori dalle nostre caverne di cui non ci ricordiamo più.

Questo suo ultimo lavoro “Embrace the darkness”, uscito in collaborazione con DioDrone e Archaeological Records, con un bellissimo libretto di 36 pagine edito da Occulto. Il lavoro, come sempre per Stefania aka Alos, è qualcosa di unico ed irripetibile, e nasce registrato dal vivo in vari luoghi sull’isola di Stromboli, durante una residenza musicale di Alos al festival Marosi di Stromboli. Stefania negli ultimi tempi ha attraversato un periodo molto difficile a livello di salute, perendo anche la voce, ed è arrivata fino a qui passando attraverso un difficile percorso di riabilitazione, guardando davvero in faccia la morte, e come scrive benissimo Chve degli Amenra ( altro gruppo fondamentale del panorama oscuro musicale di questi tempi), : “Uno sguardo senza tempo nella sfera artistica di Stefania aka Alos, che permette di ascoltare e vedere attraverso la sua lente, i suoi sensi.

E in definitiva di sentire cosa la natura di Stromboli stava cercando di dirle. Che si tratti di una grotta o di un vulcano, Alos è il tramite definitivo per uscire fuori da voi stessi ed entrare nell’essenza dell’altra entità. Gli ultimi anni le hanno fatto vedere e non vedere le profondità della vita, e ora lei ha la sua storia da raccontare.

Noi e il mondo, come testimoni, siamo benedetti da Alos, madreartista arcaica e strega moderna. Ora lei ha la nostra storia da raccontare. Abbraccia l’Oscurità e adora la Luce.” e avrebbe già detto tutto lui in queste righe, e ognuno ricaverà qualcosa da questo disco, che è un disco in pratica senza musica, un’interazione continua fra Alos e l’isola di Stromboli, sempre con il suo stile particolare fatto di suoni arcaici e di totale fusione con la natura.

Avendo personalmente oltrepassato certe barriere, Alos è in grado di cogliere l’essenza dell’isola vulcanica, di ciò che sta sopra e di ciò che sta sotto, di ricercare la luce attraverso la tenebra, concetto alchemico molto importante e fra le sapienze più antiche del nostro genere animale. “Embrace the darkness” è un disco totale ed immersivo una vera e propria esperienza sonora, senza le menate di genere o sottogenere, si colloca fra la terra, in questo caso specifico Stromboli e l’umanità, ovvero Alos e noi che ascoltiamo questo disco. Stefania è una sciamana, che come gli antichi sciamani facevano, diventa tramite fra una dimensione diversa e la nostra, e lo fa perché vede oltre grazie alle sue esperienze, e non sono visioni intese nel senso comune, ma toglie un velo e ci permette di vedere ciò che realmente è, o meglio ciò che è in quel momento entropico particolare.

L’isola di Stromboli è un luogo unico e questo lavoro ci mostra in profondità questa particolarità, filtrata attraverso la visione archetipa ed arcaica di Alos, ma siamo davvero convinti che questo sia il nostro passato ? O siamo sempre stati così e lo vogliamo negare in nome di un illuminismo oche ha fatto più danni che altro ?

Siamo grida, rumori e cenere, e questo lavoro ce lo ricorda molto bene, portandoci anche oltre queste concezioni e queste categorie. Un disco che si snoda in orizzontale, privo della musica che ricerchiamo per distrarci, ricolmo di un linguaggio che ci tocca dentro e che al termine dell’ascolto lascia tantissimo.

Stefania, come sempre, ci porta oltre e si mette totalmente a nudo, facendoci vedere anche a noi l’abisso che ha visto lei, ma come detto sopra abbraccia la tenebra per vedere la luce, ed è questo il messaggio, perché anche dopo colate laviche di millenni c’è sempre una vita che grida e che batte sulla pietra.

Alos – Embrace the darkness

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