(LA TEMPESTA HOLIDAY RECORDS 2007) : diciassette minuti per undici canzoni, ma il terzo album degli Altro è molto più di questo : suoni ruvidi, parole rimuginate e cesellate, escono fuori in forma di simil – haiku, funzionali nella loro brevità di poetica per sottrazione. Musica immediata, martellante, che segue sempre le parole, e non si può disgiungere da esse. Sentendo questo disco mi è venuto in mente il rasoio di Ockham, ovvero un grande taglio a tutto ciò che è superfluo, per meglio focalizzare l’attenzione su cose più importanti della forma.
Non è un disco facile e nemmeno piacevole in alcuni passaggi, ma ci sono molte cose al suo interno, non dà riferimenti essendo un unicum incessante, fà riflettere e forse incazzare, perchè è un mondo di merda. L’associo terribilmente al personaggio di Rorscach di “Watchmen” il capolavoro di Alan Moore, quindi disilusione e rabbia.
“A parità di fattori la spiegazione più semplice tende ad essere quella esatta” (William of Ockham)
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