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Recensione : Andy Stochansky, Poetry of birds

Andy Stochansky, Poetry of birds, il sound è fenomenale, delicato all’inizio, pop, folk e rock nella sua evoluzione. Un mix che inizia con un pianoforte che dolcemente aspetta l’entrata di una batteria elettronica dal ritmo minimalista ed evocativo.

Andy Stochansky, Poetry of birds

‘’Poetry of birds’’ è il nuovo singolo di Andy Stochansky, uscito per l’etichetta californiana Enci Records.

L’artista di Toronto è di adozione americana, in quanto residente nella metropoli di Los Angeles. Attivo dal 1996 con svariate collaborazioni musicali tra cui quella da batterista turnista di Ani di Franco, Andy decide di dedicarsi alla realizzazione di un progetto proprio, dopo la collaborazione con l’artista, e dando via al suo percorso emozionante degli ultimi anni, tanto personale da avere subito il consenso di molti altri artisti del panorama musicale americano.

Con questo nuovo singolo descrive perfettamente la fatica del quotidiano e la ricerca assidua di tutti noi verso un equilibrio tra lacrime e tranquillità. Un’idea musicale che vince attraverso una progressione di suoni e ambienti simili e allo stesso tempo diversi, nei quali l’idea di poesia nasce da immagini semplici ma fortissime, ispirate al movimento incessante della natura e alle domande che si generano all’interno della mente, diventando pensieri fissi o mobili, creando una situazione di ricordo, un luogo dove lui stesso era in confusione e voleva vincere, non lasciandosi scalfire da un combattimento necessario, per andare avanti senza guardarsi indietro. Il bisogno di poesia è una cosa seria, così la magia della vita, così difficile da descrivere nei suoi sentimenti comuni a tutti noi.

Il movimento del mondo, come la poesia del movimento degli uccelli che migrano verso una destinazione sconosciuta, ci regala una chiave di lettura molto interessante legata al fatto che sia tutto ignoto, anche seguendo una naturale ripetizione, un ciclo di tutto ciò che circonda noi esseri umani. Il ricordo che si risveglia pensando a chi ci diceva che non sarebbe mai stata una vittoria, che non sarebbe mai stato possibile vincere nessuna battaglia, che tutto si sarebbe fermato.

Questo è l’intro di un meraviglioso testo che trasmette a tutte le persone che l’ascoltano una sensazione di resilienza, consigliandoci di guardare laddove non guardiamo mai, laddove sentiamo solo, ovvero, dentro al cuore, per trovare tutte le risposte più vere e reali di tutto ciò che ci accade, di tutto ciò che si spezza e che ci blocca, senza avanzare verso la nostra personale e grande scalinata dei sogni a cui ambiamo. Il sound è fenomenale, delicato all’inizio, pop, folk e rock nella sua evoluzione. Un mix che inizia con un pianoforte che dolcemente aspetta l’entrata di una batteria elettronica dal ritmo minimalista ed evocativo.

Così un suono “fischiettato” di sintetizzatore e una progressione rock che ricorda le grandi band del Post Punk e della New Wave degli anni ’80 nell’evoluzione ritmica, creando una meravigliosa ambientazione che ci porta a luoghi europei, come l’Irlanda degli U2, e alle sonorità non convenzionali di The Edge. Accordi aperti e ambienti morbidi, avvolgono la voce di Andy e si mischiano in un nuovo disco che lascerà a bocca aperta tutti i suoi fan e gli amanti del folk, del punk, del rock.

Questo progetto lascia agli ascoltatori nostalgici la voglia di riascoltare il brano all’infinito, entrando in una malinconia che non è dolorosa, che non macchia il cuore di emozioni negative e discostanti, anzi, mette d’accordo tutti, regala pace e armonia laddove l’ascoltatore ascolta per la prima volta, e questo artista sensibile proietta la sua bellezza a chiunque abbia voglia di ascoltare nuova musica.

‘’Poetry of birds’’ è una canzone realizzata con passione e attenzione rara, soprattutto vedendo le uscite delle ‘’grandi’’ major americane, in un periodo storico dove di brani confezionati ce ne sono tanti e quasi tutto ciò che viene idolatrato nel mondo si rivela solo ed esclusivamente spazzatura musicale ‘’di ogni genere’’.

 

Andy Stochansky Intervista

“Poetry of Birds” is your new single released with the California-based Enci Records. What real experiences led you to write such an evocative lyric?

It really is a thank you to people who have your back.  I really hope everybody has someone like that. In my case, it was my grandmother.

How and where did you start playing the drums?

I started playing as a little kid. I was five years old when my parents bought me a drum kit ….not sure what they were thinking, but that was real love.

Who are your most significant creative influences?

This changes every day but today it’s Nick Cave Paul McCartney Joni Mitchell Laurie Anderson.

Since the word “Poetry” appears in the title of your new single, what do you mean by “Poetry”?

In this case, it’s the poetry of birds, which means “being able to see the beauty in what they make every day …taking a secound to pause and see the beauty around you.

How did your collaboration with Ani DiFranco begin?

I honestly don’t remember

What are your thoughts on the new musical generations?

I keep hearing amazing new music out there. I think if you listen to independent college radio, you will suddenly hear some amazing artist that you will get excited by.

What state of mind accompanied you most in writing this new album?

Making sure I avoid the news a writing  super early before the world wakes up.

Have there been people outside of music who have left a lasting mark on your musical career?

Joseph Campbell because he saw the beauty of everyone’s religion and the connection of all the stories between them.

Kurosawa
Jane Goodall
Michael Ondaajte
Margaret Atwood
Alexander McQueen
Nurses out there in the front lines

What is your relationship with philosophy?

There isn’t one I adhere to

Are you sensitive to mental health issues?

Yes so I have to make sure I take long walks in nature for breaks.

Do you plan to take this new project on a European tour?

If someone out there wants to book me for a solo tour in Italy I would do everything to make that happen.

Do you intend to continue your solo career or will you collaborate with other artists again?

Right now my solo career is taking precedence but if the right artist comes along I would not say no.

What would you like to say to your fans?

Thank you for listening

Sto as in Stone

Chan as in Jackie

Sky as in Ski

https://www.instagram.com/houseofandy
https://www.facebook.com/andystochansky

Andy Stochansky

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