dalla Catalogna arriva questo vento fresco, una brezza in una giornata invernale, il folk rock degli Animic, gruppo alla terza prova dopo “ Hau e hiu” e “ Himalaya”. Il disco è stato autoprodotto e registrato a Colibatò, dove i nostri si sono ritirati per incidere questa opera. Folk molto affascinante, cantato in catalano ed inglese, suonato in punta di mani e sussurrato da una caldissima voce femminile, che si fonde molto bene con la parte maschile.
La produzione non è mai calcata, le canzoni sono quasi progressive, nel senso che non hanno quasi mai un ritornello, ma hanno tante parti che contribuiscono al tutto. Il risultato è un disco di grandissimo impatto, da gustare nel proprio intimo, o meglio ancora in un bel bosco, accompagnati da una bottiglia di vino. Hannah era una divinità greca, che rappresentava la vita. Gli Animic le hanno dedicato il titolo per i cambiamenti che sono avvenuti nella loro vita durante la registrazione. I cambiamenti hanno fatto bene al collettivo, perchè questo disco ha un gusto antico, ma allo stesso momento, estremamente originale, di gioia e decadenza, di inno alla vita, di leggerezza in un mondo davvero troppo pesante. Un disco che non si stanca di farsi sentire, e che ha tante storie da raccontare, tante vite da vivere. Una magia molto ben riuscita, e il trucco non si vede.
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