Si può amare incondizionatamente un disco soltanto leggendo il nome della band e vedendone la copertina?
Non ditemi che non è capitato anche a voi di acquistare un album soltanto per la veste grafica, quella e nulla più, prima di questi assurdi giorni social, in cui non è impossibile che ci siano noti i gusti gastronomici della band. Eppoi, come si fa a non provare smisurato trasporto ed altrettanta simpatia per una formazione che si chiama Antisocial Spaguetti Club e che intitola il suo disco La Muerte del Surf presentando una scaletta con dieci titoli uno più bello dell’altro?
Questa formazione andalusa non è poi semplice – sia pur magnifica – esteriorità e lo dimostra ampiamente nei pezzi che propone. Si veda il fantasioso arpeggio di chitarra che caratterizza e rende El Rayo de Jalisco brano di grande lignaggio, l’andamento retro-futurista di Terror en Carlos Hoya, il misterico e strascicato incedere di En la Jungla, il ritmo saltellante di El Canon de la Media Luna, per chiudere con il ballo spastico e dissennato di El Vampiro de Calle Molinlillo in cui sembra di vedere due zombie danzare ad un ritmo oltretombale.
Se c’è un modo per suonare surf nel 2023, questo è quello che viene adottato dai nostri: filologico, ma non stereotipato; sporco, ma non eccessivamente e soprattutto con un occhio rispettoso al passato che però cade nell’imitazione passiva.
Che dire, vedendo di consumare questo primo volume, attendo con curiosità il secondo, certo che l’attitudine ed il feeling di questi surfers iberici potrà soltanto che fornirci grandi vibrazioni.
Antisocial Spaguetti Club – La Muerte del Surf vol. 1
Tracklist
1. Fu Man Chu y el asesino yakuza 01:50
2. El Rayo de Jalisco 02:29
3. Terror en Carlos Haya 02:54
4. Antisocial Spaghetti Club 02:26
5. En la jungla 02:05
6. El cañón de la Media Luna 01:49
7. Majestic-12 02:16
8. El vampiro de Calle Molinillo 03:06
9. Mejicano cabrón 03:10
10. La leyenda de los Anasazi 02:47