Ci sono due ottimi motivi che dovrebbero indurre ciascuno di voi a fare vostro questo cd.
Motivo n°1:
La cassa antirepressione delle alpi occidentali nasce nell’autunno del 2000 con lo scopo di coordinare tra loro alcune realtà ed individualità anarchiche presenti tra l’arco alpino e la piana piemontese con lo scopo di raccogliere fondi destinati ad interventi antirepressivi e di solidarietà nei confronti dei prigionieri con cui queste realtà hanno contatti,amicizie o affinità.
La necessità di dedicarsi con costanza alla resistenza nei confronti degli attacchi della repressione e di garantire a chi finisce in galera contatto ed appoggio da parte di gruppi o persone sensibili alla questione carcere,è il presupposto su cui si articola tale iniziativa.
E,se questa motivazione non vi basta;motivo n°2:
La bellissima versione clashiana del classico di De Andrè “Nella mia ora di libertà” dei Gavroche (io ve lo avevo detto che sono bravi quando recensii alcuni mesi orsono il loro album),l’hard-core old school molto Sottopressione dei Congegno nella fulminante “Fiato sprecato”,la struggente acusticità di “Solo al mondo” de Gli Ultimi,la devastante “Fino al giorno in cui di menzogne morirai” dei Iustissia Mala il cui hard-core con voce femminile ricorda gli indimenticati Jingo de lunch, fino alla bellezza quasi epica di “2-11,kataklisma” di quella che io ritengo attualmente la miglior band hc italiana gli inarrivabili Tear me down.
Se una nobilissima causa più delle ottime canzoni non vi persuadono all’acquisto di un cd vuol certamante dire che siete dei rottamatori seguaci di Renzi e meritevoli di sprofondare negli abissi di una devastante inedia!
P.S.: In vista di un atteso vol.2 consiglio i realizzatori a cambiare caratteri sul retro del cd i nomi dei gruppi e i titoli della canzoni sono a malapena compresibili.
Info e contatti :
Cassa AntiRep c/o Biblioteca popolare rebeldies Via Savona 10 12100 Cuneo
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