compilation di artisti indie che rifanno canzoni tratte dai maggiori film americani per teenagers degli anni ottanta. Sicuramente molti di coloro che partecipano a questa compilation sono cresciuti negli anni ottanta, e quindi ne portano indelebile il marchio.Film come “Breakfast club” o “Say anything” hanno avuto un successo planetario, e che piaccia o no, hanno formato una generazione.L’intento di questa compilation è di ricreare un certo clima, attraverso il filtro della musica indipendente. Direi che l’operazione è riuscita, le canzoni sono tutte piacevoli ed orecchiabili, comunque in spirito indie americano, quello che spopola nei campus universitari. Il sound è quasi minimale, ma riesce sempre a raggiungere l’obiettivo, bisogna anche dire che melodicamente le musiche degli anni ottanta erano molto orecchiabili, fatte rock ancor di più, nel senso che comunque l’impalcatura c’è, i gruppi devono aggiungere comunque qualcosa di loro. Tra gli episodi migliori si può citare la terza traccia dei Dipsomaniacs “A million miles away”, il rock distorto dei The Bennies “Weird science” che è weird pure la canzone. Poi c’è la celeberrima “Don’t you (forget about me)” rifatta da molti, qui nella piacevole versione degli Am, molto indie rock. La lenta “In your eyes” è un’ottima canzone, forse la migliore del cd. Anche l’ottava traccia dei Kitty Hawk è buona, come “Little bitch”, fatta dagli Specials (sì proprio loro gli speciali che qualche dio li benedica!!!). Figurano anche i Dresden Dolls con “The pretty pink”, sempre molto teatrali e particolari senza mai perdere la melodia, mi piacciono.Come interessanti sono anche le Caulfield Sisters che rifanno gli Smiths mi pare, e Kirstin Hersh dei Throwing Muses. Compilation ben fatta e ricercata nei suoni, specchio del meglio che può offrire l’indie americano, un piacevole cd anche per chi, come il sottoscritto, non impazzisce per l’indie rock. Siccome non si troverà molto facilmente nei negozi italici, la si può trovare su Itunes,
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