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Recensione : As Mercy Comes – Prison

Una band da tenere d'occhio e, con le ottime potenzialità che si ritrova, il prossimo passo potrebbe risultare ancora più riuscito e personale.

Vista la copertina pensavo di trovarmi davanti un’opera gothic, invece appena le prime note dell’opener When I Fall hanno riempito la stanza, mi sono ritrovato a dimenarmi come un forsennato sotto i colpi metalcore di questa band campana chiamata As Mercy Comes e del loro lavoro Prison.

Partiamo da una considerazione che accomuna chiunque ami il metal e tutti i suoi “figli”: il genere sta tirando la cinghia già da un po’, le uscite di gruppi che si buttano su questo tipo di musica sono tantissime sia in Italia sia all’estero, così che lavori meritevoli come quello della band napoletana rischiano di passare come “il solito album”, mentre Prison piace, a cominciare da una produzione top e cristallina fino ad un songwriting buono ed equilibrato, che rende ogni brano di buona qualità.
Gli As Mercy Comes ci mettono una notevole padronanza dei mezzi, mescolando con sapienza rabbia ed intimismo e, cosa principale, offrendo un’aggressione sonora mai doma.
Le canzoni, per niente ruffiane, escono stracolme di watt, buoni esempi di metal moderno sui quali il vocalist Yuri grida rabbia e frustrazione per tutta la durata del lavoro e la band, compatta e precisa, suona il genere come va fatto: ritmiche possenti e cadenzate, chitarre che urlano e partenze a razzo, mano sul freno per rallentamenti che non fanno che innalzare ancora più in alto il muro sonoro, e ottimi inserti elettronici qua e là, che danno quel tocco cool al disco senza che per questo debba chinare la testa davanti alle realtà straniere pompate da MTV.
Come detto, in Prison non ci sono cali né di tensione nè di qualità e per la mezz’ora scarsa di durata (minutaggio perfetto per un album del genere) l’album spacca che è un piacere, con When I Fall, Monologue, Stay Away e la bellissima e conclusiva title-track, a trascinare il lavoro verso un posto di primo piano nelle moltissime uscite del genere.
Band da tenere d’occhio e, con le ottime potenzialità che si ritrova, il prossimo passo potrebbe risultare ancora più riuscito e personale, io ci scommetto.

Tracklist:
1.When I Fall
2.The End
3.Monologue
4.Beast
5.No Love No Hate
6.607
7.Stay Away
8.Scared
9.Prison

Line-up:
Yuri – vocals
Vincenzo – guitar
Ennio – guitar
Stefano – bass
Danilo – drums

AS MERCY COMES – Facebook

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