E’ la munster records – rinomata etichetta spagnola dedita al miglior punk’n’roll e alla pubblicazione di sfiziose ristampe – a dare alla luce questo ottimo album dei baschi Atom Rhumba.Non nego che già per il fatto di provenire da Euskadi rientassero aprioristicamente nelle mie grazie, ma l’ascolto dei dieci pezzi che compongono il loro album non fa che confermare l’impressione iniziale quanto la bontà della loro proposta. Proposta che si rivela talmente valida da ricordare quelle che sono solite sfornare etichette di culto quali In the red ed Estrus. Nello scorrere dei pezzi vi imbatterete in echi di make up (Costant dei Deja vu, arricchita da un ottimo uso del sax), nelle atmosfere stilose ma mai ruffiane che riportano ai migliori Jon spencer blues explosion (Gone), in ritmi frastagliati oggi tanto in auge nel mescolare punk e funky (Eskimo bones), in strascicati e viziosi blues degni dei migliori White stripes (Satin breakdown e Abstract blues), senza tralasciare tracce di country (One bit memory).Alla produzione di questo album è impegnato Kaki Arkarazo, conosciuto in Italia per gli ottimi servigi prestati agli Assalti frontali. Ulteriore conferma del talento della band viene dal l fatto che per il loro precedente disco “Chasin’the onagro” si sia scomodato – in veste di produttore – Mick Collins, vera e propria icona vivente del rock’n’roll più abrasivo. Riservate agli Atom rhumba più di un superficiale ascolto: non faticheranno ad entrare nel novero delle rock-band preferite.