Diciotto sono gli anni che ci separano dalla nascita degli Auden (attualmente Stefano, Francesco, Andrea, Antonio) e dodici quelli dal loro scioglimento. Poco più di un anno, invece, è il tempo che ci separa dalla pubblicazione del loro unico ep (“Love Is Conspiracy”, 2013). In questo 2015, infine, grazie a V4V Records, vede la luce quello che è a tutti gli effetti il loro primo album lungo: Some Reckonings. Il disco, composto da otto brani di chiara matrice emo/indie rock, travolge con le sue chitarre e la sua vivida emotività, rivelandosi fin dal primo momento assolutamente degno di attenzione.
Le chitarre ruvide di The Day Of Reckoning, accompagnate da un cantato lievemente spigoloso, cambi umorali e un’ampia dose di melodia, introduce il piacevole e spigliato intrecciarsi di basso, batteria, chitarra e voce di Next Regrets e gli accattivanti ritornelli di chitarra di False Restart.
La malinconia di The Winter Of Two Thousand And Ten, invece, insinuandosi tra le note dei vari strumenti e mostrandosi nella sua interezza nella coda finale, lascia spazio alle relazioni rotte di Rather Than Not Believe It e ai ritornelli energici ma sofferti di Back And Forth.
I cori venati di amarezza di I Smile Too Little With You, infine, aprono al pulsare ripetitivo di basso della conclusiva ed emotivamente travolgente Curtain.
L’album degli Auden, conquistando con il suo emo/indie rock anni ’90 in cui chitarre e testi hanno un ruolo di primo piano, scorre via in un baleno, tra ottime melodie, momenti intensi e malinconia diffusa. Tutto è curato nel dettaglio, non lasciando spazio ad alcun possibile errore, tant’è che l’unica sbavatura di cui ci si può lamentare è il fatto che il disco non sia uscito prima. Otto brani in cui nulla è fuori posto, un lavoro assolutamente da ascoltare.
Tracklist:
01. The Day Of Reckoning
02. Next Regrets
03. False Restart
04. The Winter Of Two Thousand And Ten
05. Rather Than Not Believe It
06. Back And Forth
07. I Smiled Too Little With You
08. Curtain