(VAMPISOUL 2009) : la beneamata Vampisoul continua la sua profonda opera di recupero di chicche perse nella spirale del tempo e questa volta ci porta nella Spagna negli anni che vanno dal 1967 al 1972. A quei tempi, ultimi anni della dittatura di Francisco Franco, c’era in Spagna un signore di nome Antoliano Toldos, che fonò un’etichetta di jazz, la Calandria, scrigno di notevoli tesori. La Vampisoul ha collaborato direttamente con lui, per compilare un cd di tredici pezzi, tredici gemme. Si parte dal Quinteto Montelirio, jazz con forti influenze funky, per poi passare ai Conjunto Estiff che non avrebbero sfigurato in molte colonne sonore dei film anni settanta, entrambi i gruppi hanno due tracce a testa.
Troviamo anche don Toldos y su Grupo, che offrono due pezzi, un jazz standard e un jazz notturno da brividi. Il COnjunto Segali ci propone un jazz sulla scia dei Weather Report, molto contaminato, quasi lounge e un “Jazz a las tres”, che spero siano las tres de la tarde, porque si son las tres del dia hay demasiado calor en espana para bailar esto. Arriviamo quindi al Quinteto Diamont, il gruppo a mio avviso migliore del lotto, con un jazz davvero di gran classe e molto moderno, infatti loro hanno quattro pezzi. Chiudono gli A.B.V.. Io con la Vampisoul sono di parte, ma anche questo cd numero 105, disponibile come al solito anche in vinile vecchio stile, è splendido, crea un’atmosfera unica ed esotica, poichè il jazz iberico è pressochè sconosciuto, quindi questo cd costituisce una grande sorpresa. Complimenti ad Antoliano Toldos, che in tempo non facili è riuscito a sfornare jazz cristallino e di gran stile.
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