Leggere Axel Ardan in questi giorni fa pensare. Si tratta di un fumetto uscito a puntate sulla rivista Skorpio nel 2013 ma che oggi viene ristampato in albi “bonellidi” da edicola.
Fondamentalmente: In un mondo devastato dall’invasione aliena, il capitano Axel Ardan si ritrova in una città ridotta in macerie e senza segni di vita. Determinato a resistere, si unisce a un gruppo di sopravvissuti, affrontando attacchi brutali e cercando risorse in un paesaggio ostile. Axel diventerà simbolo di speranza e coraggio, e il suo sacrificio inevitabile accenderà la scintilla di una rivoluzione contro gli invasori. La storia di un uomo che, sfidando l’impossibile, da’ inizio alla riscossa dell’umanità.
Ciò che dà adito ad una rilettura più profonda è il vedersi invadere da antichi Assiri (Anunnaki) che utilizzano una tecnologia basata su quella a noi conosciuta. Non ci sono mostri verdi con antenne e pistoloni al plasma.
Alla loro guida vi è un capo dispotico equiparato a Dio che viene letteralmente adorato dai suoi lecchini, adornati come prìncipi, mentre il popolo è in uno stato di povertà e schiavitù.
Certo, era stato elevato al potere in pompa magna, con il consenso di tutti, perché credevano nelle sue capacità e, soprattutto, nelle sue promesse.
La terra promessa, però, si rivela essere solo un trucido campo di battaglia nel quale si può solo scegliere per che cosa morire…e gli eroi scelgono di morire per la rivoluzione! Terrestri e schiavi deportati sul nostro pianeta si uniscono per combattere in nome della libertà.
Un “semplice” fumetto d’azione sci-fi diventa una riflessione sulle dinamiche del potere, sempre più dittatoriale, con una forte matrice appartenete ad un passato che non passa ma appoggiato dall’ausilio delle tecnologie, strumenti di oppressione più che leve di cambiamento sociale.
Ogni riferimento a fatti e persone realmente esistenti è puramente casuale…forse.
Axel Ardan
G.Masi – F.Galliccia
Editoriale Aurea