Allora erano ancora in tre, ma già dimostrarono che sul palco sapevano il fatto loro. Ora sono diventati quattro ed escono con un 7’ supervisionato con cura dalla Cantina del Rock, che fa del DIY il suo pane quotidiano.
Il primo lato consta di due pezzi killer-garage che potrebbero tranquillamente far parte di quelle selezioni viniliche che fanno tremare i dancefloor dei club europei più rinomati. Con My Time gettate il borotalco sul pavimento e fatevi un sudata, che di questi tempi non fa mai male. Brain Machine ha un riff dal forte richiamo sixties; cambiano le latitudini, cambiano i contesti, cambiano i modi ma certi ascolti per fortuna, per il sottoscritto, rimangono sempre attuali.
Il lato B ci regala 1945 … sarà che Mr.Reed ci ha abbandonato da poco e sempre sia lodato; ma ascoltando questo pezzo non riesco a togliermi dalla testa quella canzone che parla dell’attesa di un uomo, uno di quelli che arrivano sempre in ritardo. Ma che purtroppo questa volta se ne è andato via troppo presto.
Ad impreziosire il tutto la grafica di Guitar Boy, noto alla cronaca per i suoi The Intellectuals.
Tracklist:
Lato A:
My Time
Brain Machine
Lato B:
1945
Line-up:
Alessandro Montemagno – voce chitarra
Bruno Mirabella – batteria
Francesco Conte – chitarra organo
Wolfman Bob – basso, maracas