I Bad Apple Sons (Clemente Biancalani, David Matteini, Andrea Cuccaro, Andrea Ligia), dopo quattro anni passati in silenzio, tornano a far parlare di sé con il loro secondo album. Il lavoro, My Dear No Fear, registrato in collaborazione con Paolo Mauri (già al lavoro con Le Luci Della Centrale Elettrica, per esempio) e in uscita per Chic Paguro, si compone di nove brani che mettono insieme Birthday Party, Einsturzende Neubauten e Nine Inch Nails.
Il cantato scuro e profondo dell’iniziale Free Neural Enterprise, accompagnato da melodie tetre e oppressive, si contrappone allo spirito più aggressivo e feroce di Tempest Party (quasi vengono in mente gli Shellac di Steve Albini) e alla crescente tensione della fulminea My Dear My Fear. The Holiest, nervosa e affilata, ci trascina in una spirale dove basso, chitarra e batteria si intrecciano fino a creare atmosfere infernali, mentre Ascend, partendo sottile per poi inspessirsi e stratificarsi sempre più, colpisce allo stomaco con il suo vigoroso incedere, lasciando che a proseguire siano i ritornelli dannati di Cowards e il dannato incalzare di Black Monkey. No No, infine, rarefatta e priva di forze, galleggia senza meta, raggiungendo, poi, lo spirito sofferente e denso di drammaticità della conclusiva Stop Shakin’ Rope.
Con questo secondo album i Bad Apple Sons danno vita a un mondo fatto di oscurità, disperazione e sofferenza. Il risultato finale, grazie anche alla capacità dei quattro di alternare con sapienza momenti più lenti e riflessivi ad altri più rapidi e impulsivi, si rivela essere più che sufficiente. Se la serenità e il buon umore della Primavera vi infastidiscono, questo album potrebbe essere la vostra valvola di sfogo.
Tracklist:
01. Free Neural Enterprise
02. Tempest Party
03. My Dear My Fear
04. The Holiest
05. Ascend
06. Cowards
07. Black Monkey
08. No No
09. Stop Shakin’ Rope
Line-up:
Clemente Biancalani
David Matteini
Andrea Cuccaro
Andrea Ligia
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