Uscito nel novembre 2020 su Suburban Records, registrato agli Abbey Road Studios e preceduto dai singoli “Can’t Be Mine“, “Radio Punk” e “Dreaming“, l’album omonimo di debutto dei londinesi Bad Nerves è una travolgente scarica di adrenalinico garage punk che non disdegna, però, uncini melodici e puntatine nel power pop. Questi cinque ragazzi amano esibirsi con giacche di pelle, chitarre grezze, capelli arruffati, occhiali scuri, jeans sdruciti/strappati e spillette. Questo look mi ricorda qualcuno, ed è un’influenza che non può che essere un punto a loro favore (anche se il quintetto si autodefinisce “una jazz band proveniente da Skid Row”) ma durante l’ascolto si avverte anche il fantasma dei compianti Pete Shelley e Jay Reatard a benedire il tutto. Disco che scorre veloce, trascinante e dritto al punto, 12 pezzi per un totale di meno di mezz’ora: sempre sia lodato il rock ‘n’ roll che lascia senza fiato ed esprime tutta la sua essenza in brani di 2, massimo 3 minuti. Album come questo sono un autentico balsamo per surrogare la voglia di pogo e saziare, in qualche modo, la fame di concerti (fisici) che la pandemia da covid-19 ha inevitabilmente generato. Vaccino sì, vaccino no? Intanto buttate giù questo cocktail anfetaminico a base di assalti catchy al calor bianco.
TRACKLIST
1. Can’t Be Mine
2. Mad Mind
3. Baby Drummer
4. Palace
5. Radio Punk
6. Bored Of Babies
7. Electric 88
8. Wasted Days
9. New Shapes
10. Last Beat
11. Terminal Boy
12. Dreaming