I Balotas vanno visti dal vivo,assolutamente,perchè solo chi ha avuto la fortuna di assistere ad un loro concerto può capire quanto sia limitativo parlare di un loro album senza averlo visto eseguire dal vivo.
I Balotas suonano e lo fanno molto bene,visto che sono dotati di ottima tecnica strumentistica,ma questa è solo una parte di quanto vogliono comunicare a chi li ascolta,prova ne sia i continui cambi d’abito e scenografia che propongono ad ogni brano.
I Balotas sono dei pazzi perchè durante la presentazione di questo album hanno rischiato di dare fuoco al locale che li ospitava “grazie” ad una brillante trovata pirotecnica e perchè,colpa ancora più grave,hanno voluto che il Santo e Alabarda mettessero i dischi alla fine dei loro show (Come si suol dire:errare è umano perseverare è diabolico).
I Balotas hanno sfornato questo album e io,poveri mortali che non avete assistito au una loro data,proverò ad illustrarvi quanti vi hanno sapientemente stipato.
Il lato a si apre con l’inquetante,già dal titolo, intro strumentale “Into the nightmare”,segue “Magic flower” che ha un inizio fuorviantemenete pinkfloydiano per poi trasformarsi in un brano del più tamarro e geniale metal che mente umana abbia partorito, “Free sex tonight” è puro hair metal tra i Motley Crue e i Twister Sister, di “Rock in harem” vi dirò che mentre la eseguono la cantante e tastierista Sara insieme ad altre grazie locali eseguono una danza del ventre da urlo (citando l’immenso Mario Carotenuto dal capolavoro “Il tifoso, l’arbitro, il calciatore” :
A proposito fate particolare attenzione ai testi,sono ironici e taglienti e non sono per niente scontati o soltanto funzionali ai pezzi nei quali sono inseriti.
L’Italia potrebbe aver trovato i suoi Turbonegro,a voi giudicare se sia un bene o un male.
P.S. : Questo album è disponibile anche in versione lp,superfluo definirla preferibile.
Info e contatti : waww.balotas.it