Mentre scrivo queste righe mancano pochi giorni alla fine dell’infausto anno 2014, nel quale accadimenti personali e disastri meteorologici si sono aggiunti alla sempre più infinita discesa nel baratro politico/sociale verso il quale la nostra ormai agonizzante società rotola da anni, riuscendo a battere così un già devastante 2013.
Molte belle persone conosciute, che hanno oscurato una marea di personaggi grotteschi di cui purtroppo la vita è colma, hanno riempito vuoti e stati d’animo e per questo le ringrazio: pur essendo alle soglie del mezzo secolo, su questa terra non si finisce mai d’imparare, specialmente se si ha la fortuna di confrontarsi con le persone giuste, a dimostrazione che la saggezza non va affatto a braccetto con vecchiaia, la si può avere anche a vent’anni e non c’entra assolutamente nulla con l’esperienza.
Parlando di musica, la storia cambia totalmente: a dispetto dei santi il 2014 ha regalato enormi soddisfazioni, nel metal e nell’hard rock si sono confermate o sono arrivate all’esordio band con album bellissimi, a confermare uno stato di grazia che dura ormai da diversi anni, portando l’underground (checché ne pensino i detrattori) ad un livello qualitativo mai così elevato.
La mia collaborazione con Iyezine si è intensificata ed ho avuto così la possibilità di parlare non solo di album riguardanti il metal estremo, ma di spaziare tra tutti i miei generi preferiti, confrontandomi con il metal classico, l’hard rock e l’alternative.
Per questo che ho deciso di dividere le mie preferenze in due “classifiche” separate, una per il metal (inteso nel senso più autentico del termine) ed una hard rock: gli album non sono stati inseriti secondo un ordine di preferenza, trattandosi essenzialmente di un elenco dei lavori a mio avviso più significativi.
Un’ultima considerazione: il sottoscritto non si considera un “recensore”, ma cerca di descrivere la musica incisa dall’artista, cercando di trasmettere per quanto possibile le proprie sensazioni a chi ci legge, senza emettere giudizi trancianti; per questo nei miei articoli e in quelli scritti dagli altri collaboratori di Iyezine non troverete praticamente mai delle bocciature, semplicemente perché i dischi che non piacciono non vengono trattati anche perché costretti a filtrare in senso qualitativo la sempre crescente quantità di materiale che ci viene proposta.
Vi lascio salutando tutti gli artisti e i gruppi dei quali ho avuto la fortuna di ascoltare le opere; alcuni di questi li ho potuti conoscere sia virtualmente sia di persona, esempi positivi di un mondo che, alla faccia dell’anagrafe impetuosa, continuo mio malgrado a considerare magico … stay metal and rock on !
Metal Estremo e Classico:
Ideogram – Life Mimics Theater
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Un’opera entusiasmante nella quale vengono disintegrate barriere e valicati confini: il pianeta musica poche volte è apparso così florido e vitale.
Cadaveria – Silence
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Al quinto album di una discografia che negli anni non ha accusato alcuna caduta di tono, Cadaveria con la sua band continua a regalare opere oscure con disarmante naturalezza.
Circle Of Indifference – Shadows Of Light
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Spettacolare esordio dei Circle Of Indifference con questo magnifico “Shadows of Light”.
D.A.M – The Awakening
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Dopo l’ottimo Ep “Phantasmagoria”, a distanza di pochi mesi ancora un centro pieno per i D.A.M.
Maahlas – Nightmare Years
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Uno splendido affresco di musica estrema, dove black, death e sontuose parti progressive creano un caleidoscopio di atmosfere magniloquenti.
Holy Shire – Holy Shire
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Interessante debutto per i lombardi Holy Shire,che si allontanano dai soliti clichè symphonic per un album folk/epic metal d’autore.
Temperance – Temperance
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Stupefacente esordio omonimo per i Temperance, con un symphonic metal dal grande appeal commerciale.
Mastercastle – Enfer (De La Bibliotheque Nationale)
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Con questo stupendo ultimo lavoro i Mastercastle raggiungono l’apice della loro pur notevole discografia.
Epistheme – Descending Patterns
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Ogni traccia di quest’album è un piccolo gioiello metallico, e l’alternarsi di emozionanti atmosfere, il susseguirsi di scariche elettriche e di passaggi più ariosi, ne fanno un’opera impossibile da ignorare.
Witches Of Doom – Obey
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“Obey”, primo album dei romani Witches of Doom, raccoglie il meglio del dark – doom – gothic mondiale attraverso nove brani dal grande appeal.
Derdian – Human Reset
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Bellissimo lavoro da parte dei Derdian, potenza e melodia al sevizio del metallo pesante.
Crazy Rain – Life Illusion
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Grandissimo ritorno per i Crazy Rain con “Life Illusion”, stupendo spaccato di heavy metal tradizionale.
Eldritch – Tasting The Tears
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Un album privo di cadute di tono, dove tutto è straordinariamente al suo posto grazie alla classe e all’immenso talento che gli Eldritch elargiscono costantemente a piene mani.
Dark Mirror Ov Tragedy – The Lunatic Chapters Of Heavenly Creatures
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I Dark Mirror Ov Tragedy ci regalano una vera opera horror, drammaticamente romantica e dotata di un fascino irresistibile.
Nefesh – Contaminations
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Album d’autore per i Nefesh, splendida realtà del metal tricolore e grande acquisto in casa Revalve.
Origin – Omnipresent
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Spettacolare ritorno della band di Topeka con questo devastante massacro brutal death dal titolo “Omnipresent”.
Mechina – Xenon
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Il futuro della musica estrema.
Noveria – Risen
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Debutto capolavoro per i Noveria con un progmetal di livello stellare.
Revel In Flesh – Death Kult Legions
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Uno dei migliori dischi old school death metal dell’anno.
Phaze I – Uprising
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I Phaze I ci regalano un capolavoro di metal estremo, tra thrash, black ed elementi sinfonici , geniale nella sua costante mutazione, pur mantenendo una tensione elevata per tutta la sua durata
Hard Rock, Prog, Alternative:
Swallow My Pride – Cleo
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Un caleidoscopio di umori e suoni che, partendo da una forte impronta grunge/alternative, porta a viaggiare senza meta all’interno degli anni novanta, nel meglio che il rock ha regalato in quel decennio.
Active Heed – Higher Dimensions
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Consigliato non solo ai fan del progressive, ma anche a tutti gli amanti della buona musica, trattandosi in buona sostanza di un’opera irrinunciabile.
Hangarvain – Best Ride Horse
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Esordio bomba per i napoletani Hangarvain con il loro “Best Ride Horse”, hard rock zeppo di influenze southern e post grunge.
The Sunburst – Tears Off Darkness
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Gran bel disco l’esordio dei savonesi The Sunburst, il meglio dell’ultimo ventennio di hard rock altenativo tutto in un unico album.
Elevators To The Grateful Sky – Cloud Eye
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Un viaggio lisergico, senza confini musicali, un tuffo nel meglio dello stoner/doom degli ultimi vent’anni, con acrobatiche escursioni nella psichedelia e nell’hard rock settantiano.
Revenge – Survival Instinct
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Il metal americano degli esordi si sposa all’hard rock stradaiolo e ne esce un lavoro stupendo.
Nightingale – Retribution
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Ennesimo capolavoro dei Nightingale di Dan Swanö, un altro stupendo affresco di musica a 360° da parte del genio svedese.
The Tea Party – The Ocean At The End
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“The Ocean At The End” è l’ennesima perla regalata della band canadese.
Blackwater – River
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“River” è un ottimo lavoro di post grunge dall’appeal commerciale altissimo.
Diamante-Ad Vitam Reditus
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Sonorità hard rock seventies e prog rock nel bellissimo nuovo album dei Diamante.
Steve Foglia – Steve In Wonderland
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Grandissimo secondo lavoro solista per Steve Foglia, con questo strepitoso omaggio ad un genere immortale.
Mother Road – Drive
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Capolavoro hard blues da parte dei Mother Road.
Blackberry Smoke – Leave A Scar:Live In North Carolina
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Doppio cd live per i fenomenali Blackberry Smoke, omaggio a questa grande band southern nel pieno delle sue potenzialità.
Arrjam – Session One
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Funambolico esordio del progetto Arrjam.
Corrosion of Conformity – IX
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Ultimo e bellissimo album dei grandi Corrosion Of Conformity.
Jack White – Lazaretto
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Ennesimo capolavoro del sempre più geniale Jack White.
Inside The Hole – Impression
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Fantastico secondo lavoro per gli Inside the Hole con il loro hard rock/blues da leggenda.
Sitra’s Monolith – Sitra’s Monolith
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“Sitra’s Monolith” si candida prepotentemente come l’album hard rock dell’anno visto che difficilmente potrà essere superato, anche a livello internazionale.
Rival Sons – Great Western Valkyrie
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Quarto album e ancora grande hard rock settantiano per i Rival Sons.
Una risposta
Alberto my friend, you certainly have a way with words, which even in a broken translation via Google makes me very proud and honoured. Thank you very much!