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Recensione : Bombay – Bombay

Un lavoro umile e sincero che arriva dritto al cuore in un baleno.

Dietro al nome Bombay si nasconde Gabriele Di Majo (non sono sicuro sul nome, visto che trovare info precise su di lui è difficile), cantautore romano che, con solo nove canzoni all’attivo (quelle dell’omonimo disco di debutto), si è già guadagnato un posto fra i dieci cantautori da seguire, secondo Rockit.

Il Bar Sulla Spiaggia, venata di dolce malinconia, racconta del passare dell’estate, di cose piccole e di amori finiti, aprendo ad Hai Chiamato Tu e al litigio conclusivo di una relazione ormai finita.
Il delicato accarezzare di Hey Baby, invece, tra morbide note di chitarra e semplici atmosfere sincere, lascia spazio all’ennesimo abbandono, da parte di una donna, di Le Cose Andavano, mentre l’avvolgere pacato ed emotivo di Ci Sono Cose Che, introduce il saggio ragionare della lucida e sincera Maledetta Estate.
La Casa Al Mare, infine, con il suo lieve senso di solitudine, cede il compito di chiudere al sound pensieroso di Hai Vinto Tu e alla piccola fiamma di speranza che illumina Tranquilla.

Il debutto di Bombay, giocato esclusivamente su chitarra e voce, risulta sicuramente povero dal punto di vista degli arrangiamenti, ma compensa ottimamente con melodie sempre azzeccate e testi sinceri quanto convincenti. Una sorta di Brunori Sas in versione “ridotta all’osso”. Un lavoro umile e sincero che, forse grazie anche al suono un po’ grezzo e casalingo, arriva dritto al cuore in un baleno.

TRACKLIST
01. Il Bar Sulla Spiaggia
02. Hai Chiamato Tu
03. Hey Baby
04. Le Cose Andavano
05. Ci Sono Cose Che
06. Maledetta Estate
07. La Casa Al Mare
08. Hai Vinto Tu
09. Tranquilla

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