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Borda!fest

Federico Fabbri del Borda! Fest. Disegnatore e mente del Festival, di recente ha esposto alla Tekè Gallery di Carrara.

Federico Fabbri del Borda! Fest. Disegnatore e organizzatore del Festival, di recente ha esposto alla Tekè Gallery di Carrara. Con la mostra, dedicata al Borda!Fest di Lucca, visibile dal 22 Febbraio al 06 Marzo 2019, la Teké Gallery di Carrara, ha inaugurato la rassegna “Under The Above The Ground”, dedicata con cadenza bimestrale a varie realtà editoriali indipendenti e ai festival dell’illustrazione e del fumetto. Il Borda! Fest si svolge in concomitanza con Lucca Comics & Games, esprimendo una delle maggiori realtà a livello nazionale per quanto riguarda le produzioni sotterranee, tra fumetto, visioni e musica.

A Seguire una “mini-intervista” a Federico Fabbri, disegnatore presente in questo primo appuntamento alla Tekè Gallery, dedicato al Borda! Fest e mente pensante del festival….

Per quale motivo, nasce il Borda! Fest?

– Il Borda!Fest nasce nel 2014, dall’idea di un gruppo di ragazzi e ragazze della città di Lucca, città dove ha sede ogni anno Lucca Comics & Games, la più grande manifestazione europea legata al fumetto. Il motivo per cui abbiamo cominciato ad organizzare il Borda parte da una riflessione critica verso LC&G che si muove su più piani: il rapporto e l’impatto che questo maxi evento ha con la città di Lucca, cos’ì il tipo di cultura che questa manifestazione spinge e in che modo viene fatta fruire al pubblico. LC&G negli anni si è progressivamente trasformato in un enorme macchina di mercificazione della cultura e dell’arte, dove la parte più rilevante non è più quella dedicata al fumetto, ma quella relativa all’intrattenimento di massa (film, serie tv e videogiochi) e ai gadget. A questo bisogna aggiungere un costo spropositato dei biglietti(fino a 20 euro per un singolo giorno).

Inoltre, in quei giorni, LC&G si impossessa completamente di tutti gli spazi pubblici cittadini, tutte le principali piazze e strade sono occupati dai padiglioni (il biglietto di ingresso arriva a costare fino a 20 euro al giorno, senza riduzioni per i residenti nel comune) sfruttando l’immagine della città , ma senza relazionarsi con il suo tessuto sociale. Una volta elaborata questa riflessione (che potete leggere in versione più estesa sul nostro blog bordafest.noblogs.org), abbiamo deciso di organizzare una manifestazione parallela, una sorta di festival-off non ufficiale che fosse autofinanziato, autogestito e che proponesse al pubblico tutto quel tipo di cultura sotterranea slegata dalle esigenze di mercato che non trova o non vuole trovare spazio all’interno di LC&G (dove ricordiamo che l’affitto di uno stand ha costi proibitivi, difficilmente sostenibili da un esordiente),ovvero il vasto panorama italiano dell’ autoproduzione a fumetti, della microeditoria, della stampa d’arte e dell’illustrazione.

Quel tipo di arte che nasce da urgenze comunicative e non di vendita o intrattenimento. Il Borda!Fest non vuole essere un mercato dei fumetti, ma un network, un luogo di incontro, condivisione e liberazione dello spazio e del tempo.

Ho visto che il Borda! fest, da spazio a tante realtà diverse. Tipo Inchiostri Ribelli, Crack Fumetti Dirompenti, AFA, ecc. Per Quale motivo?

Si, in tutte le edizioni del Borda!Fest abbiamo sempre avuto il piacere di ospitare le autoproduzioni e gli organizzatori di altri festival indipendenti italiani. A partire dal 2014 (anno in cui siamo nati noi e il maceratese Ratatà ) sono nate diverse esperienze, sparse per l’Italia, che con le loro differenze e specificità , si riconoscono in una comune visione del mondo dell’illustrazione e del fumetto e danno modo agli autori e le autrici del circuito delle fanzine e dei fumetti autoprodotti di far circolare le loro produzioni svincolandosi dall’asetticità e mercificazione dei festival mainstream. Noi del Borda!Fest ci siamo sempre spesi molto nel far conoscere all’esterno questa rete di festival, per ora se ne contano circa una decina in Italia e innumerevoli nel resto del mondo, speriamo di essere sempre di più!

Durante Lucca Comics & Games, si parla di fumetto a tutti i livelli. Però finito il festival, rimangono solo i dati sull’affluenza e gli incassi.

Secondo te perché?

Posso darti una risposta su quello che succede nel contesto lucchese: A Lucca, nonostante la città ospiti Lucca Comics dal 1966, non esiste una scuola di fumetto, nel centro storico abbiamo giusto una fumetteria, durante l’anno non c’è alcun evento dedicato alla nona arte (il Museo del Fumetto è stato chiuso qualche anno fa) e in generale non si riscontra alcun particolare interesse dei cittadini verso questa forma di espressione. Questo accade per il semplice fatto che LC&G non è un evento culturale che mira a diffondere e creare interesse attorno a qualcosa, ma è invece un supermercato che ha la sola finalità di vendere merce. Di conseguenza gli unici soggetti che traggono profitto da questa manifestazione sono i proprietari di ristoranti, bar e affittacamere del centro, mentre il resto della popolazione lucchese è visto dal festival come una parte del potenziale pubblico, cioè¨ altri portafogli da svuotare. LC&G è come un’astronave che atterra sulla città , la depreda e poi scappa senza lasciare traccia.

Quello che stiamo cercando di fare con il Borda!Fest è invece un festival che si colleghi veramente alla città , che sia una risorsa per i lucchesi e un momento dove venire a contatto con nuove persone e nuove realtà.

Per questo motivo e per la nostra volontà di far circolare liberamente la cultura, abbiamo deciso di concedere spazio gratuito agli espositori e di non far pagare un biglietto all’ingresso.

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