In occasione del centenario della nascita del Maestro Bruno Canfora, Four Flies Records celebra la sua straordinaria carriera con una serie di pubblicazioni dedicate.
Bruno Canfora, nato a Milano il 6 novembre 1924 e scomparso il 4 agosto 2017, è stato un rinomato direttore d’orchestra, compositore e arrangiatore italiano. La sua influenza sulla musica leggera italiana è innegabile: ha creato melodie indimenticabili per programmi televisivi che hanno fatto epoca e canzoni che sono diventate veri e propri classici. Tra i suoi successi più noti brani come “Fortissimo,” “Il ballo del mattone,” e “Zum zum zum,” interpretati da artisti iconici come Rita Pavone e Mina.
Bruno Canfora ha avuto dunque un ruolo cruciale nell’evoluzione della musica italiana dagli anni ’50 agli anni ’90, contribuendo in modo significativo anche all’evoluzione economica del mercato discografico. Successi memorabili come “Stasera mi butto” cantata Rocky Roberts e il “Da-da-umpa” delle Gemelle Kessler vendettero centinaia di migliaia di copie.
Le sue collaborazioni con Mina, attraverso centinaia di apparizioni televisive, hanno poi consolidato la sua reputazione nel panorama musicale. Tuttavia, nonostante il prestigioso passato, molte delle sue opere sono rimaste inedite e sono state dimenticate, in particolare quelle prodotte per i caroselli della pubblicità.
Il 6 novembre, per commemorare il centenario, verranno pubblicati due importanti lavori. Il primo è un singolo digitale che include due provini originali pensati per Mina, in cui Canfora interpreta i testi del paroliere Giorgio Calabrese al pianoforte: “Disamore” e “Si o no.” L’altra uscita è “Romantica,” una raccolta di 15 brani inediti composti per la televisione negli anni ’60. Questa collezione mette in luce il talento innovativo di Canfora il quale sapeva fondere jazz e musica sinfonica. Tra i brani spiccano anche temi dalla commedia musicale “Addio Giovinezza,” diretta da Antonello Falqui nel 1968.Con queste pubblicazioni, Four Flies Records non solo rende omaggio a un grande maestro della musica italiana, ma invita anche tutti gli appassionati a riscoprire l’eredità artistica di Bruno Canfora.