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Recensione : Burn The Ocean – Modern ruines

I Burn The Ocean sono un gruppo genovese nato dalla fusione di due ottimi gruppi che si sono sciolti, i 2 Novembre che suonavano stoner doom e i Nerve che invece facevano death metal melodico.

Ogni nota suonata è composta e suonata con cura certosina, e il risultato è notevole : un hard rock fortemente influenzato dal grunge anni novanta, ma anche da cose più melodiche e fatto in maniera molto originale, con una voce che cattura e soluzioni musicali sempre varie.

I Burn The Ocean sono un gruppo genovese nato dalla fusione di due ottimi gruppi che si sono sciolti, i 2 Novembre che suonavano stoner doom e i Nerve che invece facevano death metal melodico.

I due maggiori motori dei due gruppi ovvero GabrielePalombi (Nerve, Ritual of Rebirth e il proprietario dei Blackwave Studio e Emanuele “Shuster” Pecollo (2Novembre, Volumi Criminali) decisero di mettere su un gruppo che suonasse molto anni novanta ed ecco i Burn The Ocean. Nel 2015 per Sliptrick Records uscì il debutto “Come clean” un disco che indicava molto chiaramente la via musicale che volevano seguire, ovvero il meglio degli anni novanta in ambito rock e metal, partendo dal grunge per arrivare a cose più melodiche.

Dopo un paio di ep e vari cambi di formazione, i genovesi sono tornati con questo “Modern ruines” per Argonauta Records. La passione e l’amore per la musica si sentono n maniera molto netta nelle note di questo lavoro, fatto da canzoni davvero piacevoli, con un grande bilanciamento fra melodia e potenza e con una grandissima cura dei particolari.

Ogni nota suonata è composta e suonata con cura certosina, e il risultato è notevole : un hard rock fortemente influenzato dal grunge anni novanta, ma anche da cose più melodiche e fatto in maniera molto originale, con una voce che cattura e soluzioni musicali sempre varie. Ascoltando “Modern ruines” si potrebbe tornare indietro nel tempo ma invece bisogna essere qui ed ora per ascoltarlo, perché certamente ci sono moltissimi riferimenti alle miriadi di ascolti che fanno i componenti del gruppo, ma qui è un zona neutra dove ognuno porta qualcosa che arricchisce il tutto.

Il disco suona molto fresco, molto a stelle e strisce per maneggevolezza e fruibilità, il rock duro scorre molto bene ed il gruppo possiede una sua cifra stilistica molto precisa e che rende tutto molto valido. “Modern ruines” è un disco che regala molti ascolti, e può essere sentito in tanti momenti della nostra vita, e per un disco non è affatto poco.

Burn The Ocean – Modern ruines

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