Gianluca, anima e corpo di questo progetto, è un ultrà (o hooligan come preferisce essere definito), e chi è ultrà lo è non solo allo stadio ma lo è anche nella vita, persino quando va a comprare il pane.
Esserlo influenza le proprie scelte e predispone ad un atteggiamento frontale nei confronti delle cose della vita atteggiamento che spesso non è facile da comprendere da chi non è avvezzo alla frequentazione di questo mondo.
Per quanto mi riguarda, vista la comune attitudine, ho sempre avuto con lui un ottimo rapporto nato sin dal primo approccio e cementato nel tempo e ne ho sempre apprezzato – e nel mio piccolo supportato – le scorribande musicali sia quando si cala nei panni dell’ Arthur Brown orobico con le Muffe che in questa nuova veste con i Cannon Jack.
Attendevo quindi con ansia questo esordio certo per avrebbe confermato il “bene” che si narra riguardo delle mirabolanti esibizioni live della band.
Ma andiamo ad ascoltarlo questo pregevole singoletto che presenta su lato a Primitivo un brano che alterna atmosfere sixties revival proprie dei più grezzi gruppi del garage punk degli eighties ad accenni di beat nostrano. Sul lato b invece trova spazio Big Bad Monkey Man un pezzo più crampsiano, personalmente ci ho trovato parecchio anche del mio piccolo idolo Tav Falco, di rock’n’roll sporco brutto e cattivo che tanto piace a noi esteti della terza arte.
Centro pieno quindi, ad essere sincero non avevo grandi dubbi a riguardo, nell’attesa che i nostri si cimentino sulla lunga distanza deliziandoci con una scaletta più vasta.
P.S. : Mi scusino Sandro e Bert, che tra l’altro sono musicisti con i controcazzi, se per l’incipit di questa recensione mi sono dilungato sul Pjpa ma d’altronde saranno i primi a riconoscere come Gianluca sia dotato di una personalità debordante e di una vis polemica che non può che portare ad avere per lui un affetto ed una stima smisurati.
Track List
Lato A : Primitivo
Lato B : Big Bad Monkey Man