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Recensione : Carnality – Carnality

Un primo importante passo è stato fatto, è realistico pensare che la prossima uscita possa mostrarci un ulteriore importante salto di qualità.

I Carnality sono una band riminese che, nonostante sia attiva da più di un decennio, solo ora approda al primo full length.

Il genere proposto dai nostri è un solido brutal death che si muove nei solchi tracciati da mostri sacri quali Nile, Cannibal Corpse e Suffocation ed appare subito evidente dalla compattezza del suono e dalla qualità tecnica esibita che questo lavoro non è stato composto e suonato da ragazzini alle prime armi, ma piuttosto da musicisti già abbastanza esperti.
La costante aggressione sonora assume frequenti sfumature melodiche (per quanto la melodia nel brutal sia un concetto del tutto relativo) mentre momenti carichi di groove sono rinvenibili in gran parte dei brani.
Per gusto personale, prediligo quei passaggi nei quali i Carnality rallentano maggiormente l’andatura erigendo opprimenti muri sonori (come per esempio nella seconda parte di Panopticon) ma va detto che anche le parti contrassegnate da repentine accelerazioni sono realizzate con la dovuta perizia.
Chiaramente il potenziale innovativo di questo lavoro non è ai massimi livelli, ma del resto simili particolari nella proposizione di un genere come il brutal death possono essere colti solo da orecchie molto esperte.
A noi basta sapere che i Carnality hanno prodotto un album che è consigliato vivamente a tutti gli appassionati di sonorità estreme grazie alla passione, alla competenza e alla dedizione convogliata nella sua realizzazione dai musicisti riminesi. Un primo importante passo è stato fatto, è realistico pensare che la prossima uscita (anche a seguito di qualche aggiustamento in line-up arrivato nel frattempo) possa mostrarci un ulteriore importante salto di qualità.

Tracklist:
1. Cosmic Syncronism
2. Exegesis of a Disaster
3. Of Memories We Die
4. Dethroned
5. A Mirror That Doesn’t Reflect
6. Nihilism of the Technique
7. Across Human Desolation
8. Panopticon
9. Mass Murder
10. A Rest Unearth

Line-up :
William Leardini – Bass
Manuel Arlotti – Drums
Marco Righetti – Guitars
Andrea Manenti – Vocals

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